Cultura

NELLA SVOLTA DEL PETRUZZELLI, ANCHE IL MAESTRO MANFREDI

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In quella che molti critici hanno definito una “svolta” del Teatro Petruzzelli di Bari con sul podio, per la prima volta, una Direttrice d’Orchestra, Gianna Fratta, c’è anche un posto  da protagonista per il maestro cassanese Francesco Manfredi, clarinettista, che assieme a Gianluigi Cortecci (oboe),  Matteo Morfini (fagotto ) e  Damiano Fiore (corno) è stato diretto dalla Fratta nella Sinfonia concertante di Mozart, lo scorso sabato.

Già nota per essere stata la prima donna italiana all’Opera di Roma, Gianna Fratta è stata anche la prima a dirigere una compagine tedesca storica quale quella dei Berliner Symphoniker, traguardi che le sono valsi la nomina a Cavaliere della Repubblica su iniziativa diretta del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Essere la prima direttrice d’orchestra sul podio del rinato Petruzzelli è un altro importante risultato per Gianna Fratta. L’impegno al Petruzzelli è poi immediatamente successivo a un’altra rilevante direzione, quella dell’Aida di Verdi il 9 febbraio al Teatro dell’Opera di Belgrado, una realtà di grande e consolidata tradizione operistica.

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La Fratta, che negli ultimi anni è sempre più impegnata in produzioni all’estero – si ricordi il debutto lo scorso 30 aprile alla Carnegie Hall di New York, ma anche le numerose tournèe in Sud Corea e la presenza in importanti teatri europei – non nasconde la sua soddisfazione di artista pugliese: “Salire sul podio del Teatro Petruzzelli, che è senza dubbio la realtà musicale regionale più prestigiosa e tra le più accreditate in Italia, oltretutto in cartellone con grandissimi direttori e solisti, è motivo di soddisfazione, di incoraggiamento, ma anche di grande responsabilità. La scelta della sovrintendenza del Teatro Petruzzelli, che dovrebbe essere un esempio per tutti i teatri italiani in cui la presenza delle donne sul podio è, nella migliore delle ipotesi, esigua, è un segnale importante che va oltre il mio personale successo; certamente essere la prima donna alla guida di un’orchestra di grande pregio come quella del Petruzzelli è il coronamento di un lavoro e anche una tappa rimarchevole di un cammino spesso impervio, ma quello che è più significativo è la responsabilità che sento di dovermi assumere come donna anche al fine di sensibilizzare ad una presenza femminile competente sul podio e di favorire il percorso di altre colleghe meritevoli”.

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