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ZULLO: “IL PDL TORNI ALLA CAPACITA’ PROGRAMMATICA”

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Una nota del consigliere regionale Ignazio Zullo (Pdl).
Gli esiti del sondaggio di Renato Mannheimer pubblicati dai mass media devono far riflettere sulla necessità del PdL di riappropriarsi del disegno strategico dell’azione politica e di governo che si è lasciato sfuggire di mano negli ultimi mesi.
L’insofferenza del popolo elettore si va trasformando in rabbia nel veder arretrare irreversibilmente sul terreno del consenso il PdL che, a dispetto di un centrosinistra che non l’ha mai avuto, ha fondato la sua forza e la sua attrattività sul disegno strategico politico-programmatico che ci portava a volgere la speranza verso un quinquennio in cui tutto sembrava possibile per un’azione di governo forte e riformista capace di trasformare la vita degli italiani.
Abbiamo trasformato un partito che si proponeva di raccogliere in sé il 51% degli italiani in un partito specchio della nostra società, un partito a coriandoli che si sfaldano con un alito di vento, un partito ameboide che si muove e proclama sulla spinta di pulsioni sregolate dei singoli che fanno a gara a chi è più pronto ad esternare sui diversi temi della nostra vita, ognuno a proprio piacimento, ingenerando sempre maggiore confusione nella collettività.
C’è un programma presentato agli italiani e c’è una maggioranza parlamentare che si dichiara pronto ad attuarlo ed è giunta l’ora che si attui, in laborioso silenzio, facendo parlare i fatti e tenendo da parte le trombe e, soprattutto, i tromboni, trasformando la politica dell’apparire in deprecabili battibecchi nella politica del fare.
Ora o mai più! Ora o mai più, il tempo non ci è amico! Il PdL sappia essere in questo ultimo scorcio di legislatura la stella cometa nel firmamento del cambiamento della politica in un Paese che richiede crescita e certezze ed è sempre più stanco di proclami che puntualmente alimentano la delusione inconsolabile in un popolo che non ha più la forza materiale per resistere e che vive per metà giorno, non solo nel nostro mezzogiorno, pur di arrivare a fine mese.
Per fortuna, anche grazie al 150° anniversario dell’Unità d’Italia, quel popolo persevera nell’orgoglio e nella forza interiore.
Orgoglio e forza di cui deve, e sottolineo deve, rivitalizzarsi il Popolo della Libertà.

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