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TARIFFE A SCUOLA, PETIZIONE PER L’ANNULLAMENTO

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Dalle parole ai fatti: i genitori cassanesi non ci stanno alla retroattività degli aumenti previsti dalla Giunta Di Medio per mensa, asilo e scuolabus e passano alle vie di fatto.

Ovvero una petizione che partirà in questi giorni per chiedere al sindaco di ritirare la Delibera con la quale sono state ritoccate alcune tariffe a domanda individuale nell’ambito dei servizi scolastici e soprattutto la loro retroattività. Quel che non va giù, insomma, è che a poco più di un mese dal termine della scuola (dunque del servizio scuolabus e della mensa) il Comune metta le mani nelle tasche dei cittadini per chiedere di pagare gli arretrati, ovvero dall’inizio dell’anno a oggi.

“Il tutto si è reso indispensabile ed indifferibile – spiega Pino Scatigna, Presidente del Coordinamento Genitori Democratici “Ieri, oggi, domani – Genitori Pugliesi” che ha dato il via alla protesta – anche a seguito della formalizzazione di richieste ed importi retroattivi poco comprensibili ed in qualche caso anche imbarazzanti”.

Fu proprio una Assemblea del CGD dello scorso 19 aprile nella quale si prendevano in esame i provvedimenti del Comune a provocare la protesta dei genitori ed il conseguente botta-e-risposta tra l’Assessore al Bilancio, Franco Antelmi e la stessa Associazione.

Per Antelmi gli aumenti sono minimi: “i genitori – spiegava l’Assessore – potranno spalmare su tutto l’anno il pagamento delle rette pregresse oggetto dei lievi incrementi, e non in un’unica soluzione. Potranno farlo, infine, rivolgendosi direttamente alla ragioneria comunale evitando il conto corrente postale e i relativi oneri”.

Ma per il CGD le cose non stanno così: Attribuire ai pasti consumati dai bambini nelle mense scolastiche, da gennaio ad oggi, – ribadiva il Coordinamento – il concetto di tributo e come tale tassarlo, conteggiandone singolarmente le differenze fra quanto pagato sulla precedente tariffa comunale e la nuova, non ci era ieri né ci sembra oggi cosa giusta, al di là della maggiore o minore entità o della stessa capacità che queste somme riescano o possano sanare il bilancio comunale”.

Il Coordinamento, poi, si sente forte di una sentenza del Consiglio di Stato che ha bocciato la retroattività delle tariffe (idriche, in quel caso) e dunque esprime fiducia che il caso possa essere associato a quello cassanese.


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