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GLI ALTRI PUNTI DISCUSSI IN CONSIGLIO

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Erano cinque i punti all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di ieri sera. Oltre al conto consuntivo 2010, infatti, si è discusso della  Mozione dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni d’Italia)  su iniziative per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. In particolare, l’Anci ha chiesto a tutti i Comuni di far iniziare le sedute dei consigli comunali con l’ascolto dell’Inno nazionale. La proposta è stata approvata all’unanimità mentre il consigliere Santorsola ha sollecitato la Presidenza a coinvolgere prima e maggiormente anche le minoranze in questo tipo di richieste dato che il Consiglio comunale non si riunisce da molti mesi.

Approvate a maggioranza (il Pd si è astenuto, Nuona Ideadomani ha votato contro)  varianti alle Norme Tecniche di Attuazione di PRG sulla base della Legge Regionale 5/10. Argomento già portato in Consiglio mesi fa e poi ritirato; un nuovo ritiro lo ha chiesto NID poiché “temiamo che si voglia confezionare un provvedimento “ad personam”, che intercetti alcune situazioni….pensare invece allo sviluppo e alla pianificazione della città è una cosa un po’ diversa da quello che questa maggioranza sta facendo”. L’argomento, però, non è stato ritirato poiché a parere dell’assessore al ramo, Tony Campanale nonché del dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale, ing. Petruzzellis “si tratta di far utilizzare piccole aree sparse qua e là in diverse zone del paese”, ferme dal 2003 e che invece la nuova legge regionale permette di rendere fruibili ai proprietari.

C’è voluto più tempo e una sospensione di mezz’ora per mettere a punto alcuni emendamenti per approvare una bozza di Variante al Regolamento Edilizio comunale per adeguarlo alla Legge Regionale 3/09. Si tratta, in pratica, di alcune norme che riguardano l’installazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili presso le civili abitazioni. Il Regolamento permetterà di fare chiarezza su alcuni aspetti oggi controversi e non in linea con la normativa. La bozza è stata approvata con l’astensione del gruppo di Santorsola.

Consorzio COSVIM come quinto e ultimo provvedimento. La grave crisi occupazionale e in particolare il crollo del mercato del salotto hanno provocato la chiusura di diversi salottifici tra cui la società “Contempo spa” che faceva parte del COSVIM ma che adesso non può più garantire gli investimenti promessi. “Non si capisce se perché è in amministrazione controllata – ha fatto rilevare il consigliere Giuseppe Gentile – o se è fallita: la delibera che volete far approvare è nebulosa….”. Fatto sta che il COSVIM ha chiesto di far scendere da 118 a 50 i posti di lavoro garantiti per far proseguire l’Accordo di Programma con il Comune e la Regione Puglia ed a dare maggior tempo alle imprese per l’avvio delle attività.  Su questo punto, “Nuova Ideadomani” ha lasciato l’aula, no partecipando al voto mentre il provvedimento è stato approvato con il voto favorevole della maggioranza e dell’unico consigliere del Pd ancora in aula, Paparella: gli altri due consiglieri si erano allontanati per questioni di incompatibilità.

Di questi argomenti torneremo ad occuparci, approfondendo i vari aspetti.

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