MENDICANTI, “STRETTA” DEI CARABINIERI

Una situazione che non è sfuggita ai Carabinieri della Stazione di Cassano che da qualche giorno stanno attuando una morbida ma costante sorveglianza nei loro confronti, inducendoli ad allontanarsi dai luoghi dove solitamente stazionano. Per ora, non ci sono identificazioni o verifica dei documenti o del permesso di soggiorno.

C’è da dire che gli atteggiamenti di queste persone non sono mai scortesi nè insistenti dunque a quanto si sa non vi sono state denunce specifiche da parte di cittadini e proprietari dei locali, se non qualche segnalazione verbale.

Piuttosto, il sospetto – che tuttavia i militari smentiscono – è che ci si trovi di fronte a qualcosa in più che “semplici” persone che chiedono qualcosa per sopravvivere ovvero che possa esserci dietro una vera e propria organizzazione.

Spesso, ad esempio, è stata notata un’auto che a “fine orario” (le 13.00-13.15) preleva da tutti i punti di smistamento questi giovani, che sono sempre vestiti in modo pulito, non sciatto, ordinato.

Quasi tutti, poi, posseggono un telefono cellulare. Altra circostanza “strana”: le persone che sbarcano a Cassano sono sempre quelle e si alternano, ovvero ogni giorno della settimana capita lo stesso giovane che nello stesso punto chiede l’elemosina. Come se vi fosse un calendario prestabilito, una specie di turnazione.

Circostanze, tutte queste, che fanno pensare a qualcosa in più del semplice chiedere qualche spicciolo per mangiare qualcosa. Può effettivamente trattarsi di una organizzazione? E a chi farebbe capo? Dove avrebbe la sua base operativa?

Naturalmente sono domande a cui potrebbe rispondere una inchiesta della magistratura che, a quanto si sa, al momento non c’è.