MICHELE GIAMMARIO PRESENTA IL SUO “GRANDE PRATO VERDE”
Si intitola “C’è un grande prato verde – 10 piccole domande, 10 grandi risposte” e lo ha scritto, per la “Messaggi Editore”, Michele Giammario, conosciuto e stimato insegnante di Religione Cattolica presso la Scuola Media “V. Ruffo” di Cassano, dove ricopre anche il ruolo di collaboratore della Dirigente Scolastica, Maria Rosaria Annoscia.
Il libro sarà presentato mercoledì 11 maggio, presso la Biblioteca Comunale alle 18.30 nell’ambito del “Maggio Letterario a Cassano”.
Al prof. Giammario abbiamo rivolto qualche domanda per saperne di più.
Qual’è il tema trattato dal suo libro e perché lo ha scritto?
Il tema è quello relativo al percorso di crescita dei ragazzi della preadolescenza. Tutto è iniziato nel raccogliere le loro risposte ad un semplice questionario, costatando che le domande non erano state prese per gioco, e che le risposte contenevano interessanti pensieri allora ho pensato che potessero “servire” a genitori, professori e gli stessi ragazzi.
Che cosa, nello specifico, il lettore troverà nel libro?
Il lettore troverà novità e probabilmente un mondo sconosciuto di questi ragazzi nell’ambito della loro crescita razionale, sentimentale e non da ultimo spirituale.
In che modo sono stati coinvolti i suoi ragazzi in questa opera?
I ragazzi sono stati coinvolti rispondendo anonimamente ad un semplice questionario.
Quali sono state le difficoltà maggiori nel realizzarla?
Non ci sono state difficoltà, al contrario con le loro risposte hanno facilitato il lavoro circa la loro conoscenza, al limite c’è stato un lungo lavoro di elaborazione, sistemazione ed è rimasto da fare quello di interpretazione dei dati, ma ciò l’ho rinviato magari ad una seconda edizione aggiungendo un’appendice.
Qual’e il messaggio ultimo che vuole lanciare con questo lavoro?
Il messaggio è rivolto a tutti coloro che “lavorano” alla costruzione del nostro futuro, i giovani, quindi genitori, educatori e gli stessi ragazzi, quest’ultimi lanciano segnali che a noi è dato di raccoglierli, interpretarli e non fare silenzio, ovvero offrire loro risposte come quelle che hanno dato al questionario, un esempio: il valore più gettonato è il bisogno di Famiglia, cosa offriamo loro? Che tipo di famiglia offriamo? Poi emerge il bisogno di amicizia, croce e delizia della propria crescita, e che non va preso con leggerezza; poi le paure specie nella seconda fascia “intervistata”. E ancora tanti altri spunti interessanti.