Cultura

RAGAZZI: UN PRATO VERDE DI INSEGNAMENTI

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“C’è un grande prato verde, dove nascono speranze …”

E con questa frase della famosa canzone che tutti conosciamo, ha avuto inizio il secondo incontro  de “Il maggio letterario” avvenuto lo scorso 11 maggio nella Biblioteca cassanese.

Una frase, che oltre ad auspicare la bellezza delle conosciute parole  intonate da una ventina di ragazzi della scuola media “Vincenzo Ruffo”, è stato il titolo dato alla serata nonché del libro presentato.

La Sala conferenze era gremita di gente e di ragazzi, soprattutto. Ma perché erano lì?

Erano lì per ascoltare uno dei maestri/professori più bravi e più professionali che ci siano a Cassano: Michele Giammario.

“Ha dato sempre prova del suo interesse professionale” asserisce il prof. Giuseppe Musella, lì presente insieme al Sindaco Maria Pia di Medio, l’Assessore alla Cultura Pierpaola Sapienza, l’Assessore alla pubblica istruzione Angela Contursi e l’editore Nicola Surico. È stato quest’ultimo, infatti, a dare la possibilità al prof. Giammario di pubblicare il libro C’è un grande prato verde- 10 piccole domande, 10 grandi risposte”.

“Il lavoro è nato in una settimana. Ci siam buttati a capofitto con un magnifico risultato” dice l’editore.

“Giammario è un veterano della nostra scuola, si è sempre occupato dei ragazzi. E dobbiamo esser profondamente grati a lui per questo immenso lavoro di raccolta dati e di analisi degli stessi” commenta il Sindaco nel suo primo intervento che è stato seguito dalle altre autorità che erano lì, con i libri in mano, a navigare nel bellissimo mondo della pre adolescenza.

Infatti lo scrittore ha voluto creare un libro sulla base di dieci semplicissime domande, poste a 326 ragazzini dagli 11 ai 14 anni. Un universo di emozioni ne è scaturito. Il nostro autore, leggendo le risposte, ha avuto degli insegnamenti di vita … motivo per il quale ha voluto metterli alla mercè di tutti.

“Qual è la cosa più bella del mondo? Avere un papà e una mamma che vanno d’accordo”

E su questa piccola grande risposta s’è acceso un applauso che ha illuminato i visi di tutti gli uditori fermi ad ascoltare le parole dei ragazzini che anche se piena di ingenuità, insite di sentimento e emozioni … che probabilmente non sanno ancora cosa sono ma che sanno benissimo far provare ai più grandi che li ascoltano.

“L’emozione più bella è stare insieme alla persona che amo anche se non so ancora cosa vuol dire amare”

“Mi sento bene quando sono tra le braccia di mamma e mi sento protetto”

“La difficoltà più grande è quella di riuscire a superare la separazione dei miei”

Queste, alcune tra le risposte più toccanti della grande intervista  che sfocia inevitabilmente nella meditazione. Una meditazione che gli adulti devono esser spinti a fare per poter capire meglio i loro figli, perché “la disattenzione può portare all’inaridimento del prato verde ed è ovvio che il nostro prato pieno di fiori è il nostro futuro:i nostri ragazzi– conclude Giammario– io, ho raccolto le informazioni come se stessi raccogliendo fiori, ognuno con il suo colore, con la sua forma, con il profumo.”

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