Politica

I PROBLEMI DI CASSANO RICHIEDONO PIU’ CORAGGIO

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Dai consiglieri comunali del Partito Democratico di Cassano, riceviamo e pubblichiamo.

Dopo una discussione dai toni a volte anche accesi tenuta in consiglio con la maggioranza che governa su mandato degli elettori la nostra cittadina, vogliamo tornare solo per un attimo sul consiglio comunale del 12 maggio scorso con una nostra “riflessione a freddo”.
Nel corso di tale consiglio si è proceduto all’approvazione di quella che, di fatto, costituisce la delibera più importante che una amministrazione può portare in Consiglio, ovvero l’approvazione del documento che va a delineare l’azione di governo della maggioranza.
Un’analisi di quanto avvenuto in consiglio riteniamo sia doverosa, al di là dei meri tecnicismi contabili e delle schermaglie politiche che pur hanno la loro importanza in tale contesto.
Un’analisi che vogliamo fare con la ferma convinzione che in materia di bilancio non bisogna mai farsi influenzare da convinzioni esclusivamente politiche, consapevoli che vi sono scelte che si prendono sui conti pubblici che non appartengono a nessuno schieramento, scelte che vanno improntate con rigore e trasparenza, perseguendo criteri di efficacia ed efficienza, con una visione attenta e lungimirante volta al perseguimento esclusivo del bene comune.
Riconosciamo e diamo atto che con risorse monetarie limitate, anzi limitatissime, una amministrazione non può soddisfare ogni esigenza pubblica dei cittadini, ma ha l’obbligo di stabilire delle priorità e di effettuare delle scelte, ed è su queste che abbiamo focalizzato la nostra attenzione.
Non abbiamo voluto predeterminarci un giudizio negativo sul bilancio di previsione a priori ma la lettura di freddi documenti e l’articolazione del dibattito consiliare ci hanno determinati in tal senso, sia per quanto riguarda il piano delle opere pubbliche che per quanto riguarda il bilancio di previsione vero e proprio.
A predisporci negativamente è stato già l’atto deliberativo del piano delle opere pubbliche. Un autentico pasticcio, a voler essere generosi, con difformità tra documenti richiamati e documenti allegati. Per banalizzare con un esempio: l’atto ci diceva di voler andare a Bari, ma il biglietto allegato era per Roma… Un documento che denotava, a nostro avviso, notevole approssimazione e carenza progettuale, improntato sì al mantenimento dell’esistente, ma privo di occasioni di sviluppo futuro.
Sotto il profilo politico e programmatico, non riusciamo a cogliere spunti innovativi o idee che qualifichino la programmazione e possano illuminare il nostro futuro. Non si è voluto osare in investimenti e in azioni veramente significativi.
Abbiamo letto nel vostro documento carenza di autorevolezza politica nei contesti più ampi, aumenti di tariffe e assenza di strategie di sviluppo economico, sociale ed ambientale.
Avremmo voluto leggere di sostegno alle famiglie e di lotta alla crisi economica, di salvaguardia delle fasce più deboli della popolazione, di sviluppo della cultura e di un sistema moderno ed efficiente di Welfare, di politiche inclusive, di un piano di rilancio del turismo e dello sviluppo sostenibile, di opere pubbliche che, partendo dal piano strutturale, portassero ad una grande evoluzione nella vita del paese.
Sia ben chiaro: non siamo contro la realizzazione di quel poco che è stato programmato, anzi… ci auguriamo che sia realizzato tutto, ma ci auguriamo anche aperture per un confronto costruttivo per la crescita della nostra Cassano. “Commercio e imprese”, “cultura”, “pianificazione strategica”, “politiche giovanili”, “ambiente e territorio”, “istruzione”, “turismo”, “sport” non possono essere ridotte a “cenerentole” di un bilancio di previsione, sacrificato sull’altare del ragionierismo tremontiano.
Necessità ben più ampie ed urgenti bisogni della nostra comunità cassanese richiedono ben altro coraggio e ben altra progettualità di insieme per rendere incisiva l’azione amministrativa e per dare il via ad un nuovo sviluppo sostenibile che migliori le condizioni di vita e di vivibilità per la comunità cassanese. E su questa strada, contrariamente a quanto successo per il bilancio di previsione, siamo pronti per un confronto costruttivo.

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