Cronaca

AMIANTO: I CITTADINI SI ORGANIZZANO

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In merito alle prese di posizione sulla presenza di presunto materiale in eternit incustodito nelle strade pubbliche, il sindaco Maria Pia Di Medio in una nota precisa che:

“Il fenomeno è da tempo all’attenzione di questa Amministrazione. Abbiamo come sempre seguito le norme in materia e le procedure previste dalle leggi. Nel caso in questione, e in particolare sul materiale abbandonato in via Sant’Antonio Abate, preciso che gli uffici preposti e il comando di Polizia municipale hanno segnalato la presenza dei lastroni all’Azienda sanitaria locale oltre che al mio ufficio”.

“La Asl – spiega il sindaco – è l’autorità inizialmente preposta a verificare se il materiale ritrovato è composta da eternit o da semplice cemento. Qualora le analisi dei tecnici dovessero verificare la presenza di elementi nocivi alla salute, in quel preciso istante si avvierebbero le procedure di rimozione dei lastroni da parte di una ditta specializzata per la rimozione e a carico della stessa Asl”.
“Allo stesso tempo – dice ancora il sindaco – la Polizia municipale è impegnata per risalire agli autori degli abbandoni di qualsiasi rifiuto per strada, a prescindere dalla loro natura. Non escludiamo che possa trattarsi di gesti compiuti anche da non residenti che, nel passaggio sul nostro territorio, abbandonano rifiuti per strada. Si deve sapere che tali azioni incidono sulla salute pubblica e si riflettono anche sulle casse pubbliche per i numerosi costi che si sostengono per il recupero del materiale abbandonato”.

“Quanto alla valutazione della vicenda, specie di carattere politico, ciò assume semplicemente i contorni di una sterile polemica. Su determinate questioni sarebbe più opportuno pronunciarsi conoscendo le procedure amministrative che disciplinano casi come questi. Si deve sapere che, purtroppo, ci vogliono mesi per smaltire materiale in odore di amianto”, conclude il primo cittadino.

Ma il pericolo avvertito dalla popolazione della zona va al di là delle rassicurazioni del sindaco: è in corso di formazione, infatti, un comitato composto da abitanti della zona con il seguente programma:

-visita presso il comune per reclamare e chiedere informazioni sullo stato dello smaltimento, attualmente inattivo;
-petizione firmata da presentare a Sindaco, Assessore, Vigili Urbani, ATI Tradeco/Murgia Servizi Ecologici, clamorosamente assenti fin’ora;
-riunioni informative per mettere al corrente la gente dei rischi;
-DENUNCIA CONTRO IGNOTI PRESSO I CARABINIERI.

 

 

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