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NICASTRO: I COMUNI NON CHIEDONO FONDI

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Ventitre milioni di euro per i piccoli comuni pugliesi per cominciare o incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti, l’apertura di 80 ecoshop in tutta la regione e lo stanziamento di 4 milioni di euro per finanziarli. E una promessa: entro il 2020 la Puglia spegnerà tutti i termovalorizzatori.

L’Assessore all’Ambiente e alla Qualità della vita della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro – ieri a Cassano invitato dal Coordinamento dei partiti di centrosinistra (SEL, Italia dei Valori e Rifondazione Comunista) nell’ambito della conferenza “Zero in rifiuti” – ha lanciato alcune proposte che saranno sviluppate nella Seconda Conferenza Regionale sui rifiuti in programma a luglio, anticipando le linee che la Puglia vuole implementare per giungere “non al rifiuto zero al quale non credo sia possibile arrivare – ha detto Nicastro – ma almeno ad una gestione sana, ragionevole, sicura del prodotto-rifiuto”. Per l’Assessore, però, “è necessario che i Comuni presentino i progetti, altrimenti i soldi restano nei cassetti della Regione”. Ad oggi, infatti, -solo il Comune di Lecce ha presentato un progetto.

La serata, dinanzi ad un centinaio di persone, nel Cinema “Vittoria”, era cominciata con l’intervento del Coordinatore cassanese di “Sinistra, Ecologia, Libertà”, Davide Del Re che ha spiegato come quella sui rifiuti “è la prima di una serie di iniziative tematiche che il coordinamento cassanese del centrosinistra vuole cominciare ad affrontare sia per ridurre il divario di democrazia che da troppi anni vige in questo Paese che per pungolare e sollecitare l’attenzione di chi da due anni ci governa ad un maggiore impegno. E’ sotto gli occhi di tutti – ha detto ancora il consigliere comunale di SEL – che da due anni a questa parte il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti è peggiorato e che la differenziata è al minimo storico: speriamo di non dover pagare di più, il prossimo anno”.

In platea, fra i cittadini, presenti anche il Sindaco Maria Pia Di Medio, i consiglieri comunali Carmelo Briano e Teodoro Santorsola e il co-segretario del Partito Democratico cassanese, Nicola Surico.

Prima dei tre tecnici (Giovanni Campobasso, Michela Inversi e Domenico Lovascio) che hanno dato informazioni e soluzioni al corretto smaltimento dei rifiuti, alle possibilità che offre la differenziata e alle nuove tecnologie in materia, ha parlato il consigliere provinciale dell’Italia dei Valori, Giuseppe Gentile che si è soffermato sulla “necessità di un nuovo approccio uomo-ambiente visto che le risorse della Terra non sono infinite e ci siamo già mangiati il capitale e parte degli interessi”. Secondo Gentile, cioè, non basta smaltire correttamente, riutilizzare e riciclare: occorre “produrre meno rifiuti”. Da ex sindaco, Gentile ha fatto qualche accenno alla sua gestione amministrativa sul tema, consigliando un maggiore incremento della raccolta porta-a-porta della differenziata piuttosto che con i cassonetti per strada nonché augurandosi che la discussione in Regione sugli ATO porti a quello che il legislatore nazionale ha voluto: la loro soppressione entro la fine dell’anno.

Il saluto del segretario cittadino di Rifondazione, Massimo Bongallino e la risposta ad alcune domande del pubblico hanno concluso la serata.

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