Politica

REFERENDUM, CHIUSA LA CAMPAGNA PER IL “SI”

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Si è conclusa ieri sera la campagna referendaria per il “SI” ai quattro quesiti che domenica e lunedì gli italiani saranno chiamati a votare. In piazza Garibaldi, Tonia GUERRA (PRC, membro del comitato a tutela dell’acqua pubblica); Davide DEL RE (SeL, consigliere comunale Cassano Murge), Giuseppe GENTILE (IdV, Consigliere Comunale e provinciale, già sindaco di Cassano) e Lucio Lanzolla, Presidente cassanese dell’IdV.

“Noi invitiamo i cittadini a scendere in campo e giocare la partita e a dimostrare che alcuni temi come l’acqua pubblica, i disastri nuclearil’uguaglianza democratica delle leggi, non possono essere strumento di ideologie politiche, ma ognuno sa e può decidere con la propria testa ANDANDO A VOTARE. Il referendum è l’UNICO potere legislativo e abrogativo nelle mani del popolo, sancito all’art. 1 della Costituzione Italiana” hanno detto a più voci i relatori, stigmatizzando chi – da Berlusocni in giù – diserta le urne e spera che il PdL e chi lo segue facciamo lo stesso. Obiettivo dichiarato: non far raggiungere il quorum ovvero fra andare alle urne meno del 50%+1 degli aveti diritto al voto. “Ma questa volta non ce la faranno” hanno detto gli esponenti del centrosinistra cassanese.

Fra i presenti, anche il cassanese Savino Percoco, segretario provinciale della componente Giovani dell’Italia dei Valori: in una dichiarazione, Savino ha affermato che “Domenica 12 e Lunedì 13 Giugno l’Italia si inebrierà di profumo di democrazia se saprà far buon governo dell’istituto del REFERENDUM. Noi Giovani dell’Italia dei Valori, invitiamo i cittadini a recarsi alle urne, non solo per votare SI ai quattro quesiti referendari, ma soprattutto per difendere l’unico strumento che permette  al popolo di respingere scelte verticistiche, decise nelle stanze del potere. Tanti sono stati i tentativi di boicottaggio da parte del Governo per inabissare il referendum, ma Corte di Cassazione e Corte Costituzionale ci hanno restituito pieno diritto di parola.

Il valzer, terminato con il totale oscuramento informativo e mediatico delle date e dei quesiti referendari da parte del governo, aveva inizio con la scelta del Ministro Maroni (quello per intenderci di Roma ladrona) di bruciare 400 milioni di euro di denaro pubblico, evitando l’accorpamento delle date elettorali amministrative e referendarie. Noi Giovani IdV ci opponiamo a tale prepotenza e invitiamo i cittadini ad una sonora risposta che dia ritmo a nuove note musicali dal profumo di democrazia e trasparenza a prescindere dai colori politici. I 4 quesiti referendari chiedono risposte relative alla dignità e alla vivibilità di ognuno di noi, ed è  errato porre un ragionamento ideologico e politicizzato alla lettura delle schede di voto”.

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