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RANDAGISMO, IL COMUNE: ABBIAMO LE MANI LEGATE

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Il Comune non può quasi nulla contro il dilagante fenomeno dei cani randagi. Lo dice a chiare lettere il sindaco Di Medio, alzando le braccia quando CassanoWeb le ha posto una domanda specifica su quanto accade (ma è solo un esempio) in via De Gasperi e via Machiavelli, dove alcuni cittadini hanno firmato una petizione (vedi foto sopra) per chiedere l’intervento di ASL e Comune proprio per limitare i danni provocati dai cani randagi che in quella zona imperversano.

I cittadini, infatti, hanno scritto alla ASL, al WWF di Gioia del Colle, alla Polizia Municipale di Cassano nonchè a sindaco a vice sindaco ma risposte non ne sono arrivate.

“La verità – spiega la Di Medio – è che non possaimo fare praticamente nulla se non segnalare anche noi alla ASL, servizio veterinario, l’urgenza esposta ma più di questo non possiamo almeno fino a quando non sarà realizzato il Canile Municipale e si troveranno i soldi per avviare l’ambulatorio di sterilizzazione in piazza Galilei”.

Proviamo, allora, a spiegare queste vicende, partendo dall’ultima.

Il Comune ha messo da tempo a disposizione dell’ASL una parte dei locali dell’ex Biblioteca in piazza Galilei (l’altra parte è affidata all’associaizone “Nova Vita”) per laboratorio di “microcippatura” e sterilizzazione. Per operare, però, la ASL ha chiesto che il Comune attrrezzi con propri fondi il laboratorio stesso e ad una prima stima, i costi si aggirano sui 50mila euro. Una somma che il Comune non ha, ovviamente. “Solo il lettino – spiega la Di Medio – ha un costo di 15mila euro!”.

La somma, dunque, dovrà essere trovata ma non è un fatto “ad horas”.

Tempi ancor più lunghi per il canile, per la cui realizzazione ci vorrà almeno un anno. Il Comune di Cassano, infatti, è destinatario di un finanziamento regionale per la realizzazione di un canile su un terreno confiscato ma un ricorso da parte di un Comune ha bloccato tutto. “Il TAR ha proprio l’altro giorno rigettato il ricorso – ha detto il sindaco – dunque ci potrebbe essere lo sblocco dei fondi e l’avvio dei lavori”. Il progetto c’è già, infatti: occorre affidare e costruire.

Nel frattempo, il Comune spende circa 70mila euro l’anno – stando al Bilancio Comunale – per assistere, ricoverare e curare i cani randagi che sono sempre più in aumento. E con i canili della zona tutti in sovrannumero, non resta che lasciarli per strada.

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