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ESTATE CASSANESE: ECCO LE CIFRE

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Quattromila euro per la neonata associazione “Germogli di stelle”: tanto ha stanziato la Giunta Comunale per la compagine che il prossimo 16 luglio (leggi l’articolo) presenterà l’iniziativa “Il sentiero del Grillaio-Festa dell’aria”, prologo del Palio dell’Alta Murgia previsto per il 10 settembre. La manifestazione è stata, inoltre, patrocinata e sovvenzionata dal Ministero della Gioventù (che ha stanziato altri 20mila euro) e dall’Ente parco dell’Alta Murgia che contribuisce con ulteriori 10mila euro.

Le due serate sono parte integranti del cartellone dell’Estate Cassanese che il Comune non ha ancora definitivamente licenziato per la difficoltà nel “reperire risorse per finanziare gli eventi” ha detto l’assessore al Turismo, Pierpaola Sapienza in una nota.

L’altra “tranche” del finanziamento comunale è di circa 8mila e 250 euro e, affidato alla Pro Loco “La Murgianella”, coprirà le restanti serate d’estate; a questa somma occorre aggiungere i 3mila euro che arriveranno direttamente dall’Azienda di Promozione Turistica (APT) con il progetto “Città Aperte”.  A cui il Comune aggiungerà, in proprio, altri 5mila euro circa tra spese SIAE e stampa dei manifesti.

Cosa rientra, però, nel programma della “Pro Loco”? Non è ancora noto ma è certo che almeno per il momento restano fuori (dunque non finanziati) manifestazioni come Juke box, saggi di danza, saggi di musica e altro sui quali “seguiranno a breve altri provvedimenti” ha spiegato una nota del Comune.

Chiara la filosofia di fondo di queste scelte: privilegiare – ovvero finanziare – quelle attività che la cosiddetta “Legge Brunetta” in teoria non ha tagliato ovvero tutto ciò che ha a che fare col territorio, con le tradizioni, con la cultura di un popolo.

C’è da chiedersi come mai – visto che la legge è dello scorso gennaio – solo oggi ci si accorge di questi tagli e si decide di conseguenza. E come mai in sede, ad esempio, di Consulta delle Associazioni, dopo aver detto che questi tagli ci saranno, sono state comunque accolte proposte che era evidente non potevano essere finanziate.

Resta, infine, da capire perché i percorsi per giungere a finanziamenti Governativi o di altri Enti come quello dell’Alta Murgia non siano stati condivisi con altre realtà locali che avrebbero potuto trarre arricchimento e prestigio da tali appoggi.

Non ci si lamenti, quindi, se arriveranno le critiche ma, quel che è peggio, è che forse non ci si rende ancora conto che agendo in questo modo si impoverirà sempre più il tessuto delle associazioni e delle aggregazioni locali: le “zero” proposte giunte per gestire la Pinacoteca (leggi l’articolo) dovrebbero essere un campanello di allarme per chi è chiamato non ad appoggiare questa o quella realtà ma a far sì che le opportunità siano uguali per tutti.

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