DI MEDIO: “SUL PRG NESSUN FAVORITISMO NE’ CONDONO”
Egregio consigliere Gentile,
ritengo che sia fisiologico e nel pieno diritto, che Ella cerchi di difendere a spada tratta il suo operato. Ma l’evidenza dei fatti dimostra che se qualcuno deve porsi in discussione, questa è senz’altro la sua Amministrazione in particolar modo per quanto riguarda l’edilizia. Arrampicarsi sugli specchi di giustificazioni che provengono dal passato remoto mi sembra una offesa alla Sua stessa e alla altrui intelligenza. Il PRG in vigore è stato redatto sotto la Sua Amministrazione e sappiamo anche con quali Sue direttive!
Il voler contenere quanto era stato fatto in tempi in cui non era presente una grande sensibilità nei confronti dell’ambiente era una intenzione di grande valenza culturale ed estremo senso di civiltà. Ma gli amministratori degli anni ’70-’90 si erano abbandonati ad interventi impropri e aggressivi nei confronti delle Murgia al solo scopo di dare lavoro e favorire la presenza di un turismo “climatico”. Però quanto sancito con le norme più restrittive delle leggi vigenti e fatte proprie dal PRG , guarda caso, ha avuto come obiettivo il rendere impossibile lo sviluppo e la crescita economica in particolar modo solo di alcuni investimenti. C’è stata una agonia di dieci anni ed ora il nostro Comune è morto. Non c’è più una sola occasione di lavoro (non diamo tutta la colpa alla crisi). Stiamo lavorando con estremo impegno per far sì che si realizzino nuove opportunità di crescita economica. Ma recuperare il tempo perso è quasi impossibile. E le famiglie che non possono nemmeno mangiare (per non parlare del pagare affitti, luce , acqua,gas)
sono sempre più numerose.
Si sarebbero potuti invece modificare, sin dall’attuazione del PRG, alcuni articoli rivelatisi coercitivi per renderli più aderenti alla realtà del nostro Comune che chiede solo di avere delle regole precise e non ad “interpretazione” che hanno potuto invece favorire gli “amici” e rendere il lavoro impossibile ai “nemici”.
Come mai ci ritroviamo edifici costruiti oggi con indici B su un terreno ex C, di cui uno addirittura sul canalone dell’AQP? Cosa si racconterà alla Regione quando andrà ad attuare il previsto (dal 2007) percorso di ciclovie che prevede l’utilizzo dei canali dell’AQP? Per non parlare dello sconcio estetico. Non mi venga a raccontare, egregio consigliere, che è tutta colpa degli antichi popoli italici!
Cassano, 20 luglio 2011
Maria Pia Di Medio
Sindaco di Cassano delle Murge