Cultura

PROMUOVELOCO: SI PARTE CON IL TEATRO

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È partito martedì sera nella piazzetta antistante la Biblioteca Comunale “A. Perotti” “Promuoveloco”, il progetto culturale estivo di rilancio della lettura organizzato dall’Assessorato alla Cultura con il Presidio del Libro e Messaggi Edizioni in collaborazione con la Pro Loco “La Murgianella” di Cassano delle Murge.

Ben quattro serate a tema (dal 19 al 22 luglio 2011) animate da tre case editrici (Messaggi Edizioni di Cassano delle Murge, Wip Edizioni e Progedit di Bari), sei autori, un gruppo teatrale (diretto da Aurelia Iurilli) e un gruppo musicale (“Facce di Jazz”). Una iniziativa articolata in ben tre manifestazioni: “Cassano legge”, “Notti di poesia” e “La biblioteca è … fiera”. Dall’incontro con l’autore e l’editore, alla presentazione del libro, passando per i diversi generi letterari (poesia, teatro e musica) lo spettatore è catapultato in un mix culturale coinvolgente e partecipato. Un progetto che è al tempo stesso occasione di promozione per le pubblicazioni delle case editrici partecipanti alla rassegna ospitate al piano terra della Biblioteca.

Dal teatro “parlato” al teatro “praticato” questo il tema della prima serata animata dalla Messaggi Edizioni di Nicola Surico. Presentando la serata Tano Grasso ha messo in evidenza il valore dei libri e il ruolo della Biblioteca che “non è soltanto un contenitore culturale, ma è luogo di produzione della cultura finalizzata a gettare i semi di una città della conoscenza”. È seguito poi l’intervento dell’ass. alla Cultura Pierpaola Sapienza che portando il saluto istituzionale ha dichiarato di essere soddisfatta per la nutrita partecipazione di pubblico. La serata ha preannunciato l’editore Surico sarà scandita da tre momenti: al contributo della prof. ssa Addolorata Cagnazzo sul “Teatro come genere letterario”, seguirà la presentazione e la lettura di alcuni passi del libro di Aurelia Iurilli “Il cappellino verde, ovvero Melusina, donna dell’immaginario medievale”, e di alcune poesie di Vittorio Bodini, Nino Cellupica e Maria Paola Sgro infine una rappresentazione della pièce teatrale “Le donne di Ulisse” di Annalisa Capuozzo realizzato dal gruppo teatrale della Iurilli.

Addolorata Cagnazzo ha presentato un breve ma puntuale excursus sulla storia del teatro dall’Antica Grecia (V sec. a. C) ai nostri giorni (premio Nobel Dario Fo). “Il teatro o piace e lo si ama altrimenti quando si va a teatro la poltrona sembra avere le spine e non si vede l’ora di uscire. Il teatro è per una classe di elitè ma non di intellettuali ma di gente che ha sensibilità, passionalità e amore per il bello. Dico sempre il palcoscenico ha un suo profumo che riesce ad inebriarti, è come la poesia non è per tutti ammiro la prof. ssa Iurilli che con i suoi laboratori fa amare il teatro, non propone le sue opere ma fa si che gli attori siano essi stessi autori”. Passando poi ad analizzare il libro costituito da due piéce teatrali ha condiviso la sua interpretazione dell’opera che a suo dire le ha fatto ricordare “per la musicalità e fraseggio melodico il passaggio di Ariel, lo spiritello imprigionato dalla strega che viene liberato da Prospero, della Tempesta di Shakespeare”.

Si è passati alla seconda parte “Poesia per Teatro” con la declamazione di alcuni poeti contemporanei: Vittorio Bodini, definito da Grazia Palombella “straordinario e sconosciuto poeta pugliese, che nasce a Bari da famiglia leccese”, Nino Cellupica, “ciociaro” letto da Nicola Surico e Maria Paola Sgro, “calabrese trapiantata in Lucania”, letta da Angela Diceglie.

Al termine della serata il terzo momento con il “Teatro Praticato” de “Le donne di Ulisse” della Capuozzo. Dodici attori coordinati magistralmente dalla Iurilli hanno presentato agli spettatori una ideale continuazione del poema omerico. La scena è stata ambientata nell’Ade. Ulisse è accusato da tutte le donne della sua vita (Penelope “moglie amata”, Nausica, Calipso, la maga Circe, sua madre e suo figlio, Cassandra e la dea Atena) di aver pensato in vita solo e nient’altro che a se stesso. Ciascuna prendendo la parola gli rimprovera le scelte fatte e il dolore che queste hanno arrecato a ciascuna di loro costretta a sacrificarsi per lui. ”Piangi Ulisse e se puoi pentiti!” un finale amaro ma inevitabile.

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