Cultura

TRA ARTE E STORIA, IL “GARIBALDI” DI FRATTI

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A grande richiesta in replica il “Garibaldi” di Mario Fratti, riscrittura in “schegge” del regista Vito Osvaldo Angelillo, già presentato a Specchia in giugno  e Monopoli in luglio, interpretato l’8 agosto da Osvaldo e da Lyuba Centrone nella suggestiva cornice della pinacoteca comunale di Cassano, di recente inaugurata con una splendida mostra: “La Repubblica delle Arti” di Angelo Cortese, artista e scenografo nativo di Cassano, direttore artistico presso la “Esse A Sistemi” di Roma.

Dopo il saluto del direttore artistico Massimo Nardi e di Bice Leddomade, il Comitato Pugliese per il 150° anniversario dell’Unità Nazionale presieduto da Bianca Tragni e rappresentato dai soci Bice Leddomade, Osvaldo Angelillo e Dalila Bellacicco, ha affidato alle “schegge” dell’originale rivisitazione dell’opera del drammaturgo italo americano il messaggio risorgimentale del Comitato, impegnato in autunno nell’organizzazione a Cassano di un impegnativo seminario sulla figura di Mazzini e dei suoi ideali, dedicato a “Puglia, Italia, Europa… con Mazzini”.

La performance ha talmente conquistato il pubblico presente e lo stesso Angelo Cortese, da volerla riproporre in “replica” martedì 9 agosto, sempre nel Palazzo Miani, subito dopo la conferenza “Bianco, Rosso e Verde a 150 anni dall’Unità d’Italia”, cui hanno partecipato i professori Luca Gallo, Gaetano Mongelli, Giuseppe Poli e Nicola Tranfaglia, ex deputato e attualmente docente dell’Università di Torino, moderati da Gian Vito Cafaro, giornalista di Antenna Sud.

Dopo gli onori di casa del sindaco di Cassano – Maria Pia Di MedioLuca Gallo, docente di Storia della Pedagogia presso l’Università di Bari ha presentato Angelo Cortese attraverso alcune letture e esaltato la comunione fra Arte e Storia.

Giuseppe Poli, ordinario di Storia Moderna presso l’ateneo barese nonché presidente della sezione barese dell’Istituto per il Risorgimento e consigliere nel direttivo del Comitato Pugliese per il 150°, ha ripercorso le vicende che tra luci ed ombre hanno portato all’Unità d’Italia.

Per Poli “il binomio Arte e Storia è indissolubile ed evidente soprattutto nelle arti figurative, ma tale binomio trova le sue radici ben al di là dell’Unità d’Italia, risalendo sino al Risorgimento, quando l’Italia è stata avviata a superare quella frammentarietà, facendo col tempo del nostro paese la settima potenza nel mondo. Grande merito spetta anche alla Resistenza, non a caso considerata “Secondo Risorgimento” per il ruolo fondamentale rivestito nell’unificazione, a cui si affianca il merito di tante donne che hanno coraggiosamente partecipato alle lotte”.

Gaetano Mongelli, docente di Storia dell’Arte Moderna, ha ripercorso “le tappe principali che hanno accompagnato la nascita, nel sud Italia”, di alcuni tra gli artisti più innovativi ricordando Domenico Morelli, Francesco Saverio Altamura (cui è attribuita la prima illustrazione del tricolore italiano), Trezzini, Filippo Cifariello… per giungere fino al cassanese da decenni in quel di Roma, Angelo Cortese che “nelle sue opere è riuscito ad equilibrare perfettamente gli aspetti più eccessivi della modernità di tanti contemporanei creando opere estremamente armoniose negli elementi che le compongono”.

Il professor Nicola Tranfaglia, “dal 2007 professore emerito di Storia dell’Europa e del Giornalismo nell’Università di Torino, ospite a sorpresa della serata”, ha sottolineato che gli effetti negativi ricaduti sul Meridione sono attribuibili “non all’unificazione in sé ma alle cattive scelte di certe classi dirigenti del Nord ma anche dello stesso Sud; nonostante ciò, dopo il buio del periodo fascista abbiamo avuto la lotta per la Liberazione e per l’Antifascismo che hanno condotto alla nascita della Costituzione, tra le più innovative al mondo, che deve solamente essere applicata!”.

Quindi la professoressa Dina Colaninno ha riportato l’attenzione su Angelo Cortese e sulla mostra ospitata fino al 10 agosto a Cassano, a giugno nel Palazzo Governatorato di Roma e nei mesi precedenti sempre nella capitale presso il Palazzo Valentini, nella sala EGON VON FURSTENBERG, mostra – per altro – che ha ricevuto gli onori del saluto del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Un’esposizione di notevole successo in cui “le opere artistiche d’avanguardia si ricollegano idealmente ai temi e alla storia del nostro Risorgimento” e  che sottolinea “il significato dell’Unità nazionale e della sua solenne celebrazione, riaffermandone i valori, un modo per celebrare la storia guardando alla vitalità dell’arte contemporanea. Un punto di vista innovativo, con il tricolore che fa da filo conduttore di un percorso che guarda alle celebrazioni dei 150 anni dall’Unità d’Italia con occhio appassionato e privo di retorica”.

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