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L’AMIU DI BARI VUOLE 500MILA EURO DAL COMUNE

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Ancora la questione rifiuti, tormento dell’Amministrazione Di Medio.

Che ha ingaggiato un avvocato barese, Lorenzo De Robertis, per far causa all’AMIU: l’azienda municipalizzata barese che si occupa della raccolta dei rifiuti vuole, infatti, dal Comune di Cassano quasi 500mila euro, subito e in contanti.  Ovvero: 464.924 per il conferimento dei rifiuti cassanesi presso il loro stabilimento di Bari a cui occorre aggiungere interessi e spese di procedura. Quasi un miliardo delle vecchie lire per una vicenda che si trascina da oltre un anno e che non trova soluzione, nonostante ricorsi alla Magistratura, interrogazioni regionali, ordini del giorno di diversi Comuni interessati.

Il fatto è che nel 2010 il Commissario delegato per l’emergenza ambientale nonché Presidente della Giunta Regione Pugliese, Nichi Vendola decise che una serie di Comuni, tra cui Cassano, dovevano conferire i rifiuti presso la discarica di Giovinazzo, passando prima dall’impianto di biostabilizzazione dell’AMIU di Bari.

La domanda che i Comune posero subito fu: chi paga la differenza tra portare i rifiuti alla discarica di Conversano e fare tutt’altro percorso, con somme che arrivano anche al 100% in più di quanto speso fin’ora. E dunque: chi paga? La Regione Puglia? Il Commissario? Oppure, come sta accadendo, i Comuni?

A questo problema, poi, se ne è aggiunto un altro di natura più giuridica: il Comune cassanese ha un contratto con l’ATI “Tradeco-Murgia Servizi Ecologici” che emette fatture per il servizio di raccolta e il Comune le paga. L’AMIU (secondo il Comune, sbagliando) invece che emettere le fatture all’ATI, le passa al Comune di Cassano. Il quale dice: non sono io a dovervi pagare ma l’ATI….altrimenti se no pago l’ATI, quella sospende il servizio e mi fa causa!

Intanto, le fatture si accumulano, gli interessi pure e dunque l’AMIU qualche giorno fa fatto spedire dal Tribunale di Bari al Comune di Cassano un decreto ingiuntivo di pagamento per cui o il Comune paga il dovuto (entro pochi giorni) o cominciano i problemi che possono arrivare anche al pignoramento delle somme dovute.

Contro questa decisione, la Giunta comunale cassanese ha deciso di dare mandato all’avvocato De Robertis che proporrà ricorso contro il Decreto ingiuntivo, chiedendo che si attenda la decisione della magistratura barese che dovrà rispondere alla solite domande: chi paga? E a chi?

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