Politica

CASSANO “CITTA’ FITTIANA”: MENO PAROLE E PIU’ INTERVENTI

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“Città fittiana” ha definito ieri sera Cassano il consigliere regionale del PdL, Ignazio Zullo sottolineando come la piazza piena di gente, proveniente anche da fuori, abbia decretato al Ministro salentino Raffaele Fitto un caloroso benvenuto. “In tempi di antipolitica e di scelte certo non popolari – ha detto Zullo all’inizio della serata – è ammirevole constatare come un Ministro della Repubblica non tema di confrontarsi con la gente, sottoponendosi alle sue domande”. L’invito di Zullo, oltre che da tante persone, è stato accolto anche da molti amministratori e personalità politiche presenti in platea: gli on. Sisto, De Cosmo e Di Staso, il senatore D’Ambrosio-Lettieri, i consiglieri regionali Alfarano, Caroppo e Boccardi, il vicepresidente della Provincia di Bari, Nuccio Altieri e tanti sindaci del circondario. Sul palco a porre le domande a Fitto gli assessori Michele Ruggiero, Franco Antelmi e il capogruppo del PdL Pasquale Di Canosa. Il Ministro ha confermato nelle sue risposte il ritrovato rapporto collaborativo con le regioni e in particolare con il governatore della Puglia, Vendola: “E’ il mio Presidente della Regione Puglia – ha ricordato ad una persona del pubblico  che disconosceva il ruolo di Berlusconi come capo del governo italiano – che piaccia o no e se cominciassimo a rispettare le Istituzioni, faremmo un grande passo avanti”.

 

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Ecco perché – ha spiegato Fitto – “in un momento di gravi difficolta per i cittadini, aggiungerci la litigiosità, la differenziazione ideologica sarebbe un carico di polemica troppo pesante per raggiungere i nostri obiettivi”.

Quali sono? Fitto li ha elencati basandosi sulle domande degli amministratori cassanesi, prima e poi su quelle dei cittadini.

“La travagliata manovra – ha spiegato il Ministro – nasce da condizioni generali di grande difficoltà non solo per l’Italia ma per il mondo intero; noi scontiamo, pii, l’eccessiva burocratizzazione, i passaggi infiniti, i costi della politica. L’eliminazione delle Province (quella delle Regioni, ha detto rispondendo ad una domande del pubblico, sarebbe impossibile anche perché demagogica) e la riforma del Parlamento vanno in questa direzione”.

Per la Puglia, come per il Sud, ci sono a disposizione 7 miliardi di euro per infrastrutture e sicurezza  ma altri possono arrivarne tuttavia “quel che è più importante è spendere bene e subito i tanti fondi provenienti dall’Unione Europea che molte volte o non vengono spesi oppure vengono mal spesi”.

A chi come l’assessore Antelmi e poi il sindaco Di Medio chiedevano  di aiutare gli enti locali, strozzati da tagli, mancati trasferimenti e Patto di Stabilità, il Ministro Fitto ha risposto che i tagli verranno maggiormente spalmati su Regioni e Province e si sta lavorando affinchè almeno gli avanzi di amministrazione possano essere spesi, senza abbandonare, però, la validità del Patto di Stabilità.

Altro tema spinoso toccato su sollecitazione del capogruppo Pasquale Di Canosa, il caro-vita che a causa dell’aumento dell’iva potrebbe colpire la spesa degli italiani: “occorre vigilare su aumenti di prezzi indiscriminati e ingiustificati – ha detto Fitto – e dunque ogni abuso va controllato grazie ad un severo monitoraggio”.

Alle diverse domande del pubblico, Fitto ha più o meno risposto esaurientemente, evitando tuttavia i quesiti sull’energia (“quale è la politica energetica italiana” gli è stato chiesto) e quello sull’alleanza con Bossi (“che con Calderoli – ha detto una persona del pubblico – è un terrorista, altro che italiano: come fa a stringere la mano a persone del genere….chi lo fa non è degno di essere chiamato italiano….”); su Berlusconi ha detto che è perseguitato da alcuni PM politicizzati da ventanni e che un manipolo di giudici rischiano di creare un vulnus alla democrazia italiana; che la spesa sanitaria non è stata toccata ma che spetta alle Regioni risparmiare e tagliare gli sprechi;  che il debito pubblico viene da un passato durante il quale si è vissuto al di sopra delle nostre possibilità e che se non si mette mano alla riforma delle pensioni ne avranno a soffrire le nuove generazioni. Sulla riforma dell’art.8 che ha provocato lo sciopero della Cgil, il ministro ha detto che non ci si può paragonare ad altri paesi europei che dire che stiamo messi male, ma evitare poi il confronto quando andiamo a vedere che questa flessibilità negli altri paesi già esiste.

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“La serietà – ha detto infine  Fitto – dovrebbe essere una costante della nuova politica italiana: basta andare dietro al consenso in quanto tale: occorre dire alle persone la verità, anche a costo di essere impopolari e pagare il prezzo politico ma non si può più dire delle cose e fare tutt’altro”.

Il consigliere Zullo ha infine dato l’arrivederci al Ministro “che quest’anno ci ha parlato di tagli e l’anno prossimo ci parlerà di sviluppo”.

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