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ZULLO: LA DISASTROSA DEMAGOGIA DI VIESTI

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Dal consigliere regionale Ignazio Zullo (PdL), una nota sulle ultime vicende della Fiera del Levante.

Si può essere grandi professoroni, grandi oratori, grandi moralizzatori, grandi perbenisti ma per guidare e gestire un sistema aziendale c’è bisogno di vita vissuta e capacità gestionale.

Solo un demagogo poteva pensare di rilanciare la Fiera del Levante partendo dalla negazione dei biglietti d’ingresso omaggio senza analizzare l’interesse e la motivazione per la quale una famiglia composta solo da marito e moglie deve spendere €. 15.00 di ingesso più parcheggio più carburante in un momento come quello che stiamo attraversando per visitare stand e prodotti che oggi non può acquistare per il basso potere di acquisto o che potrebbe agevolmente intercettare in internet con il commercio on line.

E solo un demagogo può pensare che gli espositori di quest’anno possano ritornare l’anno prossimo alla luce dell’esperienza vissuta sulla propria pelle nel deserto allucinante e disarmante degli stand.

Mi chiedo ma come può un economista pensare che per favorire l’incontro su un mercato tra domanda ed offerta si debba rendere aspro il percorso della domanda facendo pagare l’ingresso al potenziale acquirente?

Assurdo! Sono errori da principianti, di chi può insegnare anche teorie e storie ma che di vita pratica, spicciola, di quella che forma la gente nei momenti del bisogno e delle necessità, non capisce proprio nulla.

Per il bene della Puglia, questa gente dichiari pubblicamente le proprie incapacità gestionali e lasci spazio ad altri che, anche se non vendoliali e non asserviti alle Fabbriche di Niki, hanno capacità gestionali, concretezza ed esperienze imprenditoriali più pregnanti

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