Politica

NID SUI PASSI CARRABILI: PAGARE O NON PAGARE?

i consiglieri di NID

Chiarezza e trasparenza nei confronti dei contribuenti cassanesi sulla vicenda “passi carrabili” (leggi l’articolo). E’ quel che hanno chiesto i consiglieri di “Nuova Ideadomani” all’Amministrazione Di Medio nel corso dell’incontro di questa sera, in sala consiliare.

Una sala piena di curiosi, cittadini che hanno già pagato ma soprattutto molta gente comune desiderosa di conoscere la risposta ad un interrogativo: bisogna o no pagare le cartelle che nei giorni scorsi sono state recapitate ai possessori di “passi carrabili”?

La risposta è “SI”, bisogna pagare, anche se le modalità di comunicazione non sono state certo da “premio Oscar”, anche se la cartella esattoriale non è chiarissima, anche se il Comune potrebbe aver commesso qualche errore di forma.  

Ma alla fine i contribuenti cassanesi devono pagare la differenza fra quel che si doveva e quel che in effetti si è pagato. E questo per gli anni 2006-2010, compresi gli interessi.

Ci si chiederà: a cosa è servito, allora, l’incontro di stasera?

Santorsola, Gentile, Castellaneta e Del Re hanno spiegato che “non diciamo che non c’è da pagare nulla né suggeriamo metodi per non pagare ma vogliamo stabilire un rapporto di chiarezza e trasparenza con il Comune a cui i contribuenti hanno diritto di chiedere spiegazioni e il Comune il dovere di darle”.

Difetti di comunicazione e scarsa chiarezza, si diceva. Ad esempio spiegava il consigliere Gentile: l’accertamento recapitato a casa in questi giorni non specifica se gli interessi richiesti sono relativi a morosità o alla quota legale e qualunque Giudice Tributario annullerebbe, dietro ricorso del contribuente, una cartella del genere. E infatti nel corso dell’incontro, NID ha distribuito un modello di richiesta che indirizzata al Comune, dovrebbe servire a richiedere l’annullamento della cartella e la ricezione (entro 10 giorni) di tutta la documentazione posta a fondamento della richiesta di pagamento.

Ma a questo punto basterebbe una delibera della Giunta Comunale (se non addirittura una semplice Determinazione) per sanare un errore materiale (sempre che vi fosse) e la giostra ricomincerebbe ovvero il Comune reinvierebbe le cartelle, compresi gli interessi, e i cittadini dovrebbero pagare.

Diverso il caso, e qualche episodio è emerso anche nell’incontro, di chi ha situazioni particolari per cui già da anni non avrebbe dovuto pagare ma per carenza di organizzazione e controlli ha sempre pagato. In questo caso l’accertamento servirebbe a far emergere la situazione e quel cittadino non pagherebbe più. Ma si tratta, appunto, di alcuni casi, non certo la maggior parte.

Altra contestazione mossa dai consiglieri di opposizione all’amministrazione Di Medio è il fatto di non aver inviato ai cittadini una chiara e distinta elencazione dei tributi dovuti, specificata anno e voce per voce ma hanno prima inviato la cartella del 2011, poi inviato quella del 2006 (prima dicendo che non si sarebbero calcolati gli interessi poi, al contrario, conteggiandoli) e in seguito arriveranno quelle degli anni 2007-2010, non si sa ancora se in una unica soluzione o rateizzate.

Un pasticcio, insomma, che nasce nel 2000 e che dopo dieci anni è scoppiato per puro caso.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *