Attualità

PROGETTO RIFIUTI: DUBBI E POSITIVITA’

raccolta-differenziata

L’amministratore di “Geopolis Energie”, Antonio Paciolla, legge per il nostro giornale il nuovo piano per la gestione dei rifiuti che dovrebbe andare in vigore a scadenza dell’attuale, nel febbraio del prossimo anno.

A seguito della prima presentazione del nuovo progetto rifiuti che vedrà coinvolto il nostro Comune è lecito chiedersi quanto esso possa rispondere appieno alle esigenze della cittadinanza. Premettendo che è ovviamente condivisibile e meritevole l’impegno dell’Amministrazione cassanese nel voler finalmente intraprendere il cammino virtuoso della raccolta differenziata, vorrei soffermarmi su alcune criticità che potrebbero ostacolare tale percorso.

In primis mi preme sottolineare che tale progetto non sembra essere stato scritto ad hoc per Cassano, in quanto la stessa società che ha progettato il nuovo sistema di raccolta ha presentato progetti simili (per non dire l’esatta copia) in altri comuni, anche pugliesi, vedasi Trani e Mola. Tali documenti sono di libera visione su internet ed è stato semplice vedere come di pochissimo si discostano dal progetto presentato a Cassano. Eppure si sa quanto un progetto di questa importanza debba essere perfettamente calato sulla realtà in esame per poterne garantire, almeno sulla carta, una buona riuscita (su questa affermazione si legga la nota di rettifica dell’Autore e quella della “Esper srl” – NdR)

Secondo importanti studi sociologici, inoltre, risulta molto utile per la buona riuscita di un progetto di tale portata, il coinvolgimento della cittadinanza già a monte della fase progettuale, in modo da vincere tutte le resistenze che possano emergere nel dover accettare un progetto “calato dall’alto”. Una scelta di questo tipo, però, ha bisogno di più tempo per la completa realizzazione, in quanto il coinvolgimento e la progettazione partecipata sono processi lunghi e complessi, ma la scadenza del precedente contratto era ovviamente nota, quindi con un po’ più di programmazione si poteva andare avanti su questa strada, peraltro da altri già inizialmente battuta.

Comunque, attenendomi al solo documento di progetto, vorrei sollevare alcuni dubbi sulle scelte progettuali descritte.

Il primo dubbio riguarda l’organizzazione della raccolta differenziata prevista per i condomini che, a differenza delle case singole (o fino ad un massimo di 5 famiglie per civico) dove è prevista la raccolta porta a porta con bidoncini per singola famiglia, prevede i bidoni condominiali, da tenere, a cura del condominio, in aree dedicate all’interno del condominio stesso. Purtroppo, però, i condomini di Cassano non sono tutti dotati di aree interne, corti o giardini antistanti dove posizionare i bidoni, ne tantomeno i condomini hanno la figura del portiere cui affidare la “gestione” di tali bidoni. Dal progetto, infatti, risulta che l’esposizione dei bidoni nei giorni convenuti debba essere a cura del condominio. Chi si prenderà la briga di fare ciò?

A tal proposito si potrebbe prendere per esempio il progetto presentato a Trani, dove la soluzione proposta è esattamente la stessa prevista a Cassano, con una composizione delle famiglie per numero civico vistosamente differente. Nel progetto di Trani sono stati conteggiati poco più di 1000 numeri civici con meno di 6 famiglie e circa 650 civici che hanno dalle 6 alle 30 famiglie (più altri 20 civici che superano le 30 famiglie). Nel progetto di Cassano sono stati conteggiati circa 3500 numeri civici con meno di 6 famiglie e circa 100 civici che hanno dalle 6 alle 30 famiglie. Disposizione completamente invertita tra i due comuni.

Quindi se per Trani, per convenienza economica e praticità, ha senso organizzare la raccolta nel modo proposto, visto che le famiglie totali sotto i 6 nuclei a civico sono circa 2250, contro le oltre 9000 che abitano in condominio con più di 5 nuclei, a Cassano non ha senso fare tale differenziazione, visto che i residenti totali sotto i 6 nuclei a civico sono ben 11300 contro i quasi 2200 che abitano in condomini con oltre 5 nuclei.

Il secondo dubbio che vorrei sollevare riguarda le tipologie di materiali per cui si vuole fare il porta a porta e quelle per cui si vuole mantenere la raccolta stradale. Il progetto, infatti, prevede che per vetro e alluminio si continui a tenere la raccolta stradale, anche se potenziata. Tale scelta, però, potrebbe essere controproducente per la totale riuscita del progetto, in quanto si introduce un fattore di complessità nella raccolta per il cittadino e non si vanno ad eliminare completamente i bidoni dalle strade.

Se l’aumento della complessità può essere risolto con il tempo e la adeguata formazione del cittadino, la presenza dei bidoni per strada (anche se dedicati a vetro e alluminio) potrebbe portare al fenomeno dell’abbandono del rifiuto indifferenziato in tali bidoni o nei pressi degli stessi. Vero è che i controlli degli enti preposti potrebbero tamponare il problema, ma non risolverlo completamente.

Ho potuto personalmente sperimentare la raccolta differenziata in altri comuni, dove il progetto ha previsto la rimozione totale dei bidoni stradali e l’introduzione del porta a porta per tutte le frazioni di rifiuto: dopo una prima fase dove l’irriducibile dell’”indifferenziato” girava il paese alla ricerca del bidone (per poi abbandonare i rifiuti nelle campagne), ha anch’esso convenuto nella praticità del porta a porta. In soli tre mesi il comune di Carovigno, che ha adottato tale sistema, è passato dal 6% al 18% di differenziata.

Un altro dubbio sorge sull’organizzazione della raccolta per residence recintati e case sparse, per i quali è prevista la raccolta di prossimità, quindi con i bidoni stradali. Questo sistema potrebbe essere utile per i mesi invernali, quando il tasso di residenti è basso, ma in estate il numero dei non residenti aumenta enormemente, portando a delle criticità.

Analizzando i dati presenti sul sito istituzionale www.rifiutiebonifica.puglia.it della Regione Puglia e analizzando quei Comuni a vocazione turistica che hanno attivato il servizio di raccolta differenziata, emerge che nei mesi invernali raggiungono buoni livelli di raccolta differenziata, ma che drasticamente si abbassano nei mesi estivi, in quanto i non residenti non sono sensibilizzati a tale sistema di raccolta. Se poi persiste la presenza dei bidoni di prossimità, non sono incentivati alla corretta differenziazione del rifiuto. Quindi la soluzione ideale sarebbe di potenziare, almeno per i mesi estivi, la raccolta porta a porta anche nei residence recintati.

L’ultima questione che vorrei affrontare riguarda il sistema di tariffazione puntuale, per intenderci il sistema che prevede che ogni famiglia paghi sulla base della quantità di rifiuti prodotti. Durante l’incontro questa ipotesi è stata presentata quasi come una cosa fattibile in brevissimo tempo, per permettere di pagare meno la tassa dei rifiuti. Vorrei, invece, che si facesse evidenza del fatto che a tali sistemi di tariffazione si arriva col tempo, con un sistema andato davvero a regime e che bisogna valutare correttamente i costi di implementazione, perché non è remoto il rischio che possa essere più alto il costo del sistema di gestione che non la reale diminuzione delle tariffe per i cittadini.

Alla base della buona riuscita di questo importantissimo progetto, comunque, ci sarà la comunicazione che l’Amministrazione porterà avanti durante tutte le fasi future. Mi dispiace, però, non aver visto citate in nessuna parte del documento di progetto le scuole, motore della cultura cittadina. Sarà fondamentale, a mio avviso, il coinvolgimento dei ragazzi di tutte le scuole cassanesi per un corretto svolgimento del progetto. Solo tramite percorsi studiati ad hoc sarà possibile insegnare ai ragazzi il vero senso della differenziata (che non è solo evitare di pagare l’eco-tassa e quindi vedere aumentato il costo della tariffa, come è emerso durante il primo incontro) e far si che tali valori entrino nelle famiglie cassanesi grazie a ciò che le scuole faranno per e con i nostri ragazzi.

                                                                                                                             Ing. Antonio Paciolla


La nota di rettifica dell’autore e della “Esper” srl

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *