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PRO LOCO, CASSANOWEB E LA CONSULTA: PARLA MALLARDI

massimiliano mallardi


Il Presidente della Consulta delle Associazioni ha diffuso la seguente nota, che pubblichiamo.

 

Onde sgombrare il campo da sospetti artatamente insinuati, occorre fare un breve riepilogo dei fatti così come realmente accaduti. Sabato 10 dicembre il sottoscritto riceveva una telefonata dal sig. Giuseppe Ferrante, presidente della Proloco.

Nel corso della predetta telefonata, il Ferrante puntualizzava cose riguardanti alcune manifestazioni organizzate dalla stessa Proloco.

Magicamente, nel corso della stessa telefonata, da essere presidente della Proloco, il Ferrante si trasforma nel commerciale di CassanoWeb, chiedendo spiegazioni sul motivo per il quale non fosse presente la “sua” testata come partner nel cartellone degli eventi natalizi.

In modo assolutamente innocente, il sottoscritto faceva presente che, sino a quel momento, la Consulta non aveva ricevuto alcuna richiesta in tal senso.  A seguito di tanto, il Ferrante, visibilmente contrariato, aumentando di molto il tono della voce, protestava veementemente perché riteneva di dover essere avvisato (non si capisce se in qualità di Presidente Proloco o di commerciale di Cassanoweb) per tempo, dell’iniziativa presa dalle altre testate.

Non capendo il motivo di questa presa di posizione, chiedevo lumi ma Ferrante di tutta risposta chiudeva l’argomento con un perentorio : “O mettete il nostro logo o passerai i guai! Vedremo se non lo metterete”-

Dopo pochi minuti, il sottoscritto, sempre sulla propria utenza cellulare, riceveva la chiamata del sig. Brunelli, il quale mi riformula le medesime domande di Ferrante.
Stupito dall’insistenza, il sottoscritto ripeteva al Brunelli le medesime risposte date al Ferrante.

Il Brunelli, quindi, esordiva con un: “non mi sento tutelato da te e dalla consulta”.

A questa anomala affermazione, essendo Brunelli direttore della testata ed al tempo stesso consigliere della Proloco, il sottoscritto chiedeva lumi sulla tutela che il Brunelli invocava e testualmente chiedevo “ma stai parlando a nome della Proloco o come CassanoWeb?”

Stizzito mi ha risposto: “che c’entra la Proloco, come CassanoWeb, non sono avvezzo a dire parolacce, ma pensi di stare a parlare con i coglioni?”
Infastidito dal linguaggio usato, rispondevo che non lo reputavo tale ma un eroe del giornalismo cassanese.

Quindi, si faceva presente al Brunelli che, da presidente della consulta delle associazioni e non delle testate di informazione, il sottoscritto non era tenuto a diffondere iniziative di altre testate giornalistiche a soggetti esterni alla consulta.

A tanto si aggiungeva che, se il presidente della Proloco (Ferrante) fosse stato presente alle ultime assemblee, sarebbe stato informato (essendo anche collaboratore del medesimo Brunelli) avrebbe potuto conoscere per tempo delle richieste formulate dalle altre testate giornalistiche.

Per tentare di giustificare le sue insistenze, il sig. Brunellik ricorre all’esempio dell’iniziativa “metti Cassano nella tua spesa”.
Secondo il Brunelli, infatti, la Proloco, in qualità di promotrice dell’iniziativa, ha concordato un partenariato con CassanoWeb in virtù del fatto che la Proloco è autonoma mentre, la consulta “che è di tutti” non deve e non può farlo.

Al Brunelli, ribadisco che non è stata la consulta a chiedere, ma le testate a proporla.

La redazione di CassanoWeb, quindi, invia una mail, molto approssimativa di richieste di media partner ma la segreteria risponde indicandogli come si fa una richiesta formale corretta, specificando che non poteva essere certa la sua accettazione.

Successivamente il sottoscritto apprendeva che le due testate (l’Obiettivo e Cassano Live) confermavano la loro collaborazione, mentre la terza rinunciava alla media partner.
Le due testate, nel confermare la collaborazione, apprendevano della richiesta di CassanoWeb e facevano presente che nel caso fosse stata ammessa la richiesta di Brunelli, avrebbero rinunciato alla collaborazione.

A questo punto il sottoscritto non aveva che da decidere se far collaborare due testate web o una.

Questi i motivi per i quali il sottoscritto diramò quel comunicato stampa.

Certamente non per “paura di cadere” ma per prevenire le “ire funeste” di chi, evidentemente, non sopporta di rimanere escluso.
Dopo questa lunga e puntuale ricostruzione, occorre necessariamente fare delle riflessioni.

Infatti, non si riesce a comprendere il motivo per il quale Brunelli e Ferrante, quando sono gli unici media partner, reputano la cosa corretta, invece, quando i ruoli si capovolgono, chiedono vendetta e additano con appellativi ignobili e ingiustificati chi segue le regole.

A tanto si aggiunga che gli attuali partner dell’iniziativa natalizia non sono stati cooptati, non ricevono compensi pubblicitari, a differenza di CassanoWeb che, di recente, ha pubblicizzato un’iniziativa dell’Amministrazione Comunale percependo compensi!

Il presidente della Proloco, poi, telefonicamente ha minacciato il sottoscritto (“O mettete il nostro logo o passerai i guai! Vedremo se non lo metterete”) perché il “suo” portale non è presente.

Al sottoscritto la commistione Cassanoweb/Proloco risulta un po’ incestuosa, infatti, il conflitto di interessi di Brunelli caporedattore/consigliere Proloco e di Ferrante commerciale, fotografo e giornalista / presidente Proloco, risulta assai più grave di tutti gli infondati sospetti che il Brunelli stesso intende insinuare.

Interessante appare la lettura degli atti comunali legati all’iniziativa “metti Cassano nella tua spesa” organizzata proprio da CassanoWeb e non, invece come sostiene Brunelli, dalla Proloco.

Ci si chiede, quindi, perché in quella iniziativa è stata coinvolta solo la Proloco di Ferrante/Brunelli e CassanoWeb di Brunelli/Ferrante e non anche le altre testate e le altre associazioni.

Brunelli nella sua mail ricorda il suo “rispetto per la Consulta” tuttavia permette che la Proloco, presieduta dal suo commerciale Ferrante, proponga al Comune di organizzare per il 22 dicembre p.v. un evento che in Consulta non è stato approvato perché concomitante con un concerto organizzato da altra associazione.

Quindi con ciò dimostrando, in realtà, affatto alcun rispetto per le altre associazioni, che pur si sono mostrate disponibili e propositive mettendo in discussione in sede di consesso assembleare le proprie iniziative cogliendo appieno lo spirito della Consulta che lo scrivente difende sin dal suo insediamento: uno spirito di condivisione come scelta per una crescita collettiva e comune. In sede di assemblea (le sedute organizzative per questo primo cartellone di eventi condiviso) infatti tutte le associazioni e il direttivo avevano unanimemente deciso di non sovrapporre mai eventi e manifestazioni per cercare di offrire quanti più momenti possibile di svago e socialità durante le festività natalizie del nostro paese.

Questo ha comportato sicuramente un aggravio nel lavoro di coordinamento ma, idea condivisa, siamo certi porterà un miglior risultato in termini di attrazioni e risposta di pubblico. Ebbene il risultato di questa politica è stato quello di assistere ad un embrionale (ma incoraggiante) scambio e richiesta di collaborazioni tra le associazioni di Cassano che hanno finalmente iniziato a dialogare ed aprirsi.

L’unica ad essere rimasta fuori da questo circuito è stata proprio la Proloco che non solo non ha informato alcuno della sua iniziativa richiedendo collaborazioni o supporto, ma è andata oltre osteggiando le scelte di non sovrapposizione unanimemente, lo ripetiamo, prese in sede di assemblea. Questo è il “rispetto per la Consulta”?
Io penso che sia di moda guardare la pagliuzza nell’occhio dell’altro e non, invece, la trave nel proprio!!

Massimiliano Mallardi

 

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