Politica

Di Medio su Memoria e Ricordo: “le polemiche sono scandalose”

sindaco di medio

Ci risiamo.

Come già successo poco più di un mese fa, il sindaco Di Medio interviene in soccorso dell’Assessore alla Cultura Pierpaola Sapienza e della sua grave dimenticanza di celebrare, come gli altri anni, la Giornata della Memoria il 27 gennaio.

“Sono scandalizzata dalle sterili polemiche e dagli interventi assolutamente gratuiti – scrive il sindaco in una nota – che si stanno facendo a proposito della decisione della sottoscritta di voler riunire, in un solo momento, le ricorrenze del 27 gennaio (relativa al giorno della Memoria) e quella del 10 febbraio (giorno del Ricordo). Fare disquisizioni politiche anche su quale giornata sia più importante o “politicamente” più “gradita”, lo ritengo pretestuoso, ferocemente disumano e razzista. Perché non esistono “sterminati” da compiangere e “sterminati” per cui gioire. Chi lo fa dimostra mediocrità mentale e volontà di mantenere le contrapposizioni generatrici di violenza. L’evidenza storica che la Shoa e lo sterminio delle Foibe sono frutto della stessa tragedia bellica, ci ha fatto unire le due celebrazioni, della Memoria e del Ricordo, in un solo momento “ufficiale” soprattutto per un fine educativo”.

Spiega la Di Medio: “Oggi dobbiamo compiere il dovere di RICORDARE ED AVERE MEMORIA. Ricordare per non dimenticare gli orrori dell’ultima guerra che ha devastato l’Europa e che ha generato, con lo sterminio degli Ebrei, il più imponente genocidio che la Storia ricordi. Ma anche a guerra finita è continuata, in Friuli e Istria, la soppressione degli “indesiderati” italiani: liberi cittadini, carabinieri, ex soldati (che avevano la sola colpa di aver obbedito alle imposizioni del Regime). Giustizia vuole che ricordiamo anche la soppressione, nei campi di concentramento, degli omosessuali, dei malati di mente e dei portatori di deformità che avrebbero inquinato la pura razza ariana. Perché dobbiamo Ricordare ed avere Memoria? Lo dobbiamo fare per avere e per trasmettere alle nuove generazioni, la consapevolezza profonda di dove possono arrivare la crudeltà e la ferocia umane e che qualsiasi sia l’ideologia politica o religiosa, non è giustificabile, né accettabile, lo sterminio di intere etnie o di civili che non sono coinvolte direttamente nello scontro bellico (anch’esso peraltro condannabile). Le scelte politiche che tutti siamo chiamati a fare devono essere indirizzate alla pacificazione, al confronto leale e allo scontro non violento finalizzati solo alla contrapposizione costruttiva per lo sviluppo della nostra società.
Ma forse non siamo ancora capaci di fare questo poiché ci sono parti del mondo (Ruanda, Costa d’Avorio e America Latina) dove il genocidio di intere etnie è ancora praticato, nonostante la condanna virtuale dell’ONU, perché ci sono ancora individui che vogliono assolutamente avere il potere nelle proprie mani e per averlo sono disposti a compiere i peggiori crimini contro l’Umanità e, finché troveranno seguaci, la Pace non potrà esistere. Il messaggio educativo che vogliamo trasmettere è proprio questo: la Pace è possibile solo con il rispetto degli uni verso gli altri, con il dialogo costruttivo e la conoscenza”.

Ancora una volta mal consigliata, la Di Medio non risponde ad alcune semplici domande che da queste pagine, implicitamente, sono state poste all’amministrazione comunale da chi è intervenuto con scritti e commenti:

– Non crede che il Legislatore nazionale, pensando a due momenti diversi, abbia voluto tenere distinti un momento di commemorazione “mondiale” da uno prettamente italiano?

– Perchè la decisione di unire le due celebrazioni è arrivata solo quest’anno, dopo che per ben tre anni, per la sua amministrazione, non è stato cosi?

– Perchè solo DOPO l’articolo di questo giornale on-line ci si è ricordati di comunicare alla cittadinanza la scelta di unire i due momenti celebrativi?

– Perchè si dice di aver coinvolto la scuola e i suoi organi quando invece il Presidente del Consiglio di Circolo e un autorevole insegnante affermano di non saper nulla?

Infine: cosa c’entrano la pace nel mondo e il rispetto degli uni verso gli altri con la Celebrazione di una Giornata della Memoria che NON questo giornale ma LA LEGGE impone di celebrare?

Nessuna riga del comunicato del sindaco risponde a questi interrogativi, purtroppo.

 

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