Consulta Economica: ecco le associazioni che ne fanno parte
Sono otto le Associazioni che hanno fatto richiesta di iscrizione alla Consulta Comunale delle Attività Economiche e Produttive, varata nei giorni scorsi dal Comune di Cassano dopo diversi mesi di gestazione. E’ la seconda Consulta a prendere forma dopo quella, già collaudata da un decennio, delle Associazioni socio-culturali e sportive.
Si tratta di sigle legate al mondo dell’agricoltura, del commercio, dei servizi e dell’industria e in particolare: la CIA (che ha sede a Santeramo ma una delegazione a Cassano, rappresentata da Anna Sciannimanico e Maria Lucia Giustino); l’UCI rappresentata da Dora Leogrande; il Cosvim presieduto da Quirico Arganese; l’APPO di Franco Paciolla; la Cgil presieduta da Giuseppe Angilecchia; la Confartiginato presieduta da Michele Maiullaro; la Uil rappresentata dalla consigliera comunale Domenica Busto e infine l’Assopec che dalla documentazione del Comune risulta rappresentata da Vita Santa Nuzzaco (anche se le ultime elezioni all’interno dell’associazione hanno decretato l’elezione a presidente di Maria Luiso).
Le otto sigle sono ora chiamate a determinare gli organi dirigenti interni (un Presidente e un Comitato Esecutivo di cinque membri) e ad interfacciarsi con l’Amministrazione Comunale cassanese, comunque rappresentata all’interno della Consulta dalla figura del sindaco o da un suo delegato.
Ma cosa farà, esattamente, la Consulta e che ruolo potrà avere nella società cassanese? Innanzitutto va chiarito che essa ha una funzione “consultiva” dunque non può assumere decisioni in proprio (tranne che per le proprie attività) rispetto all’amministrazione comunale che ne deve comunque ascoltare istanze e richieste. Durante la gestazione del regolamento (prima in gruppo di lavoro, poi in Commissione quindi in Consiglio Comunale) è stato deciso che la Consulta possa essere sentita dall’Amministrazione Comunale in occasione del Bilancio di Previsione, della chiusura al traffico veicolare di zone o strade cittadine, per decidere gli orari di apertura degli esercizi pubblici (salvo liberalizzazione decisa dal Governo Monti) ma potrà anche promuovere proposte al sindaco e perfino al consiglio comunale chiedendo ordini del giorno da inserire durante l’assise cittadina. La Consulta potrà anche effettuare studi, indagini e progettare interventi per migliorare le condizioni e lo sviluppo economico del territorio.
Si attende, ora, la convocazione da parte del sindaco della prima riunione dell’Assemblea a cui parteciperanno tutti gli iscritti per procedere alla nomina del Presidente.