Cronaca

Barletta, non è di Cassano una delle donne in coma

ambulanza

Non è di Cassano una delle due donne ricoverate ieri a Barletta dopo che in uno studio medico privato Teresa Sunna, 28enne di Trani, dopo essersi sottoposta ad alcuni test per l’intolleranza alimentare è morta, probabilmente per shock anafilattico.

La 32enne Anna Abrescia, che assieme ad una 61enne di Margherita di Savoia è stata  ricoverate presso il “Dimiccoli” in stato di coma è, infatti di Altamura e non di Cassano, come inizialmente alcuni organi di stampa avevano scritto, notizia poi ripresa anche da CassanoWeb ma rivelatasi errata e di cui chiediamo scusa ai nostri lettori.

Le due donne sarebbero comunque fuori pericolo, mentre per la ragazza non c’è stato nulla da fare, è giunta cadavere in ospedale

La tragedia si è verificata nel centro di gastroenterologia del dottor Ruggero Spinazzola, sito in via Rizzitelli.

. La sostanza all’origine dell’avvelenamento sarebbe il sorbitolo, comunemente utilizzato in questo genere di esami. Le indagini, coordinate dal pm della Procura di Trani Michele Ruggiero,  si stanno concentrando sulla provenienza del medicinale utilizzato, che pare fosse stato acquistato via Internet. Lo studio medico, dopo il sopralluogo dei Nas,  è stato sottoposto a sequestro.
La Procura della Repubblica di Trani ha già inviato una segnalazione urgente a Roma per informare il Ministero della Salute della pericolosità di una partita di sorbitolo, acquistata dall’Inghilterra, ma forse di provenienza cinese. Si ipotizza che il medicinale fosse contaminato, per cui il caso verrà segnalato dal Ministero all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) poiché, in giro per il mondo, potrebbero esserci altre partite dello stesso farmaco.
Campioni di liquidi biologici prelevati dalla ragazza deceduta sono stati inviati al centro antiveleni di Pavia e di Milano. Il reato ipotizzato è omicidio colposo.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *