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Rifiuti, SEL insiste: quella gara ha lati oscuri

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Prosegue il dibattito a distanza fra la Maggioranza politica che governa il Comune di Cassano, PdL e parte della Minoranza sulla vicenda rifiuti e nuova gara d’appalto. 

Dopo aver posto 10 domande ed aver ricevuto 10 risposte, il Circolo cassanese di Sinistra Ecologia Libertà propone nuovi interrogativi all’Amministrazione Di Medio ed al consigliere delegato alla questione rifiuti, Carmelo Briano.

Ecco di seguito il Comunicato di Sel.

 

Nel leggere le risposte della Maggioranza Di Medio (riportate qui di seguito tra le virgolette), pubblicate su Cassanoweb il 21 Marzo 2012, a nome del Consigliere Briano, si resta dubbiosi e non si può fare a meno di rilevare alcune perplessità.

Da quanto evinto, infatti, “l’unico obiettivo del nuovo appalto è quello di assicurare il miglior servizio possibile” alla città di Cassano, cosa su cui siamo pienamente d’accordo, e per la quale abbiamo profuso impegno, sia sferzando l’attuale governo cittadino sia dando il nostro contributo nelle sedi comunali a tal fine deputate, ove peraltro, è appena il caso di sottolinearlo, alcuni consiglieri di maggioranza, spesso, hanno disertato gli incontri delle Commissioni competenti.

Ma il punto è un altro. Il nuovo servizio sarà sostenibile per le tasche dei cittadini cassanesi? Infatti, confrontando il vecchio capitolato del 2004 ed il nuovo, scopriamo che il costo del servizio, rispettivamente, nel primo caso, è di circa € 1.300.000,00/anno e ricomprende tutti i servizi, ossia lo spazzamento, le misure di igiene urbana (disinfestazione, deblattizzazione, derattizzazione, diserbo, pulizia delle caditoie, ovvero tutti, tutti, tutti) ed il trasporto, senza limite di distanza, e non vi sono servizi complementari o opzionali da pagare a parte; mentre, nel nuovo capitolato, si parla di circa € 1.800.000,00/anno, solo per il servizio di raccolta, e per gli altri servizi, invece, verranno tutti pagati a parte, e, potrebbero, ammontare ad altri svariati centinaia di mila euro.

Non solo, ma, quest’ultimo importo all’anno, resterà tale, solo nell’ipotesi ‘a regime’, ovvero con una raccolta differenziata del 60 % (mentre, oggi, siamo fermi solo al 6 %); e quindi, evidentemente, il costo sarà sicuramente più alto di 1.800.000,00 euro annui!

A tutto ciò, poi, debbono aggiungersi il costo di trattamento e smaltimento dell’indifferenziato, il costo di conferimento dell’umido, l’ecotassa. Un salasso!

Ah, dimenticavamo, e il trasporto delle altre frazioni merceologiche (plastica, vetro, carta, ecc.), chi lo pagherà?

E ancora, perché nel vigente capitolato, riguardo l’amianto presente sulla proprietà pubblica, non vi è un limite di quantità per la raccolta, e, invece, nel nuovo servizio si pone il limite di raccolta alle 4 tonnellate/anno, dovendo, evidentemente, per la parte sovrabbondante, pagare a parte?

Perché, inoltre, nel vigente capitolato è previsto il trasporto a qualsiasi distanza, mentre nel nuovo si pone il limite di 60 chilometri, pur essendo nota la localizzazione impiantistica e dell’indifferenziato e dell’umido? Naturalmente, il resto si pagherà a parte!

Insomma, tutto questo, da noi, significa aver proposto alla città un servizio che costerà più del doppio rispetto a quello attuale!

In merito, poi, alla proroga concedibile al settimo anno, data di scadenza del nuovo contratto, non “è una previsione di garanzia”, come affermato da Briano, ma semplicemente, le proroghe non soltanto non sono ammesse dalla legge, ma oltretutto non si capisce perché, dopo sette lunghi anni, si debba già pensare ad una ulteriore proroga!

Non solo si sono persi tre anni per approntare il nuovo capitolato, ma, a qualcuno, forse, servirebbero altri tre anni per leggerlo. Comprendiamo……

 Il circolo territoriale di SEL “Per una Cassano migliore”

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