Cronaca

Altro che griffe, erano falsi: la GdF chiude negozio ad Altamura

guardia di finanza

Un negozio “grandi firme” che a prezzi stracciati, ad Altamura, vendeva abbigliamento di marca. Peccato fossero capi falsi e il negozio completamente abusivo. Ed è stato per questo chiuso dai militari del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Bari (Gruppo Pronto Impiego).

Il negozio era privo di autorizzazioni commerciali e di misuratore fiscale che, proprio per questo, riusciva a praticare prezzi piu’ bassi del normale, danneggiando illecitamente i commercianti in regola della zona. Infatti, il locale era particolarmente frequentato da una clientela giovanile, che, spesso, veniva anche da fuori città a chiedere informazioni sulla sua ubicazione.

I finanzieri, dopo i primi sospetti e una preliminare attività di osservazione, decidevano di intervenire controllando attentamente le etichette e i cartellini apposti sui capi in vendita notando che i loghi esposti, relativi a note griffe, erano cuciti a copertura del marchio originario. I prodotti sequestrati, circa 1.200 pezzi, sono costituiti da scarpe, pantaloni, maglie, giubbotti, camicie, t-shirt, ecc., con colori, forme e disegni considerati di moda nella prossima primavera/estate 2012.

L’industria della contraffazione, che provoca enormi danni per l’economia lecita, nonostante le pesanti sanzioni che vengono applicate e l’intensa attivita’ di contrasto, continua ad essere particolarmente attuale per gli enormi introiti che ne derivano: basti pensare che articoli di maglieria acquistati a 3 euro, venivano rivenduti a 39 euro.

FOTO2 ARTICOLI CONTRAFFATTI

Il responsabile del negozio – un quarantenne di Altamura – e’ stato denunziato all’Autorita’ giudiziaria.

Nello stesso contesto sono stati eseguiti interventi nei comuni di Modugno, Andria e Trani, nei confronti di commercianti intenti alla vendita di capi di abbigliamento contraffatti, con l’individuazione di tre stamperie, ubicate nei comuni di Andria, Trani e Rimini, di cui si avvalevano gli “operatori del falso” per l’etichettatura dei prodotti. Tra l’altro, al momento dell’irruzione dei finanzieri, venivano trovati 4.200 capi anonimi e di scarso valore appena “sfornati” dalle presse a caldo o pronte per l’applicazione dei “transfer” per stampa, subito sequestrati unitamente a numerosi telai, clichè, personal computer e centinaia di files immagini utilizzate per essere riprodotte ed applicate sugli articoli di maglieria.

In un esercizio di Modugno, invece, sono state sequestrate oltre 200 mila sfere ad uso vivaistico e decorativo, sprovviste delle necessarie avvertenze rese obbligatorie dal “codice del consumo”: si tratta di un prodotto che, benche’ esteticamente attraente, e’ particolarmente pericoloso. Sono stati complessivamente denunziati alle autorita’ giudiziarie di Bari e Trani, dieci responsabili.

FOTO2 SFERE VIVAISTICHE

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