Economia

Semplificazione & liberalizzazione: più semplice avviare una attività

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Tutte le novità previste per l’avvio ed esercizio di attività commerciali, dalla manovra Salva Italia ai decreti liberalizzazione e semplificazione.

 

Orari bar e negozi – Le novità sugli esercizi commerciali le abbiamo viste già dal 1° gennaio 2012, quando è entrata in vigore la liberalizzazione degli orari di apertura e chiusura di bar, ristoranti e negozi in genere, in qualsiasi città siano ubicati. Una libertà questa per i titolari di attività commerciali di tenere alzate le saracinesche anche nei giorni festivi, 24h24, che ha suscitato però le ire di alcuni governatori regionali, tra cui Toscana e Veneto, che hanno presentato appositi ricorsi alla Corte costituzionale, sostenendo che tale liberalizzazione confligge con principi indelebili che vanno tutelati, tra cui la sicurezza delle persone.

Legge n. 27/12
– La manovra salva Italia che ha introdotto la liberalizzazione degli orari di apertura degli esercizi commerciali a cui le Regioni devono confermarsi entro il prossimo 30 settembre 2012, come ha precisato il successivo decreto liberalizzazione, il D.L. n. 1/12 convertito in Legge n. 27/12. Il D.L. n. 201/11, all’articolo 31, comma 2, ha in un certo senso reso più soft questa liberalizzazione. Così si è sancito che la libertà di apertura di nuovi esercizi commerciali sul territorio, senza limiti o vincoli, debba però tenere in considerazione la tutela della salute, dei lavoratori, dell’ambiente, includendovi l’ambiente urbano e i beni culturali.

Interventi del Governo
– Volendo fare un viaggio breve tra le novità per l’avvio di attività commerciali, introdotte dal D.L. liberalizzazione e dal D.L. semplificazioni, entrambi convertiti in Legge, rispettivamente la n. 27 e la n. 35 del 2012, si nota come la parola d’ordine è abolizione di tutti i vincoli.

Carburanti – Così viene sempre consentito negli impianti di distribuzione dei carburanti di esercitare l’attività di somministrazione di bevande e alimenti, fermo restando il rispetto dei requisiti ex articolo 64, commi 5 e 6, e articolo 71 del Decreto legislativo n. 59 del 2010. All’interno degli impianti si può anche svolgere l’attività di un punto vendita non esclusivo di quotidiani e periodici senza limiti di ampiezza della superficie dell’impianto, nonché vendere tabacchi se l’impianto in questione ha una superficie minima però di 500 metri quadri. Sempre negli impianti di distribuzione dei carburanti si possono vendere ogni genere di bene o servizio, rispettando però le condizioni di sicurezza stradale.

Edicole – Sempre con la liberalizzazione, novità anche per gli edicolanti, che possono vendere qualunque prodotto e praticare sconti sulla merce venduta. Niente limiti quindi quando si va all’edicola dove possiamo ritrovare di tutto, anche generi alimentari visto che la norma non pone limiti in tal senso.

Estetista – Per chi intendesse svolgere l’attività di estetista, in caso di esercizio congiunto di questa attività con un’altra commerciale, basta presentare al Comune territorialmente competente la Scia, senza dover rispettare il requisito della distanza minima o parametri numerici stabiliti, nonché l’obbligo di chiusura infrasettimanale, così come sono stati sanciti dal precedente Decreto Legge n. 7 del 2007.

Vendita diretta prodotti agricoli
– Novità anche per quanto concerne la vendita diretta di prodotti agricoli in forma itinerante, i classici ambulanti. L’attività in questione è soggetta a comunicazione al Comune del luogo ove ha sede l’azienda di produzione e la vendita può cominciare subito, senza dover aspettare i canonici 30 giorni.

Autoripatore e fornaio – Abolito il requisito di idoneità fisica per avviare l’attività di autoriparazione, nonché è stato soppresso il vincolo in materia di chiusura domenicale e festiva per le imprese che producono pane. Per le officine di autoriparazione inoltre, già la manovra Salva Italia ha previsto che per l’avvio l’officina in questione debba dotarsi solo di strumenti funzionali alla propria specializzazione.

Alimenti e bevande in fiere – In occasione di sagre, feste, fiere e manifestazioni religiose, l’attività di somministrazione di bevande e alimenti è possibile previa Scia, senza dover allegare le dichiarazioni asseverate, né deve sussistere il possesso dei requisiti professionali, ex articolo 71 del Decreto legislativo n. 59/2010.

Regolamento Governo – Una liberalizzazione e una semplificazione che vedrà una completa realizzazione entro la fine di quest’anno, quando il Governo dovrà emanare il regolamento che stabilirà per quali attività servirà ancora un titolo autorizzatorio e quali vincoli permangono.

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