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Una cooperativa, “Avvenire” e una ATI si contendono l’appalto rifiuti

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Una cooperativa, “Avvenire” e una Associazione Temporanea di Imprese, la “Tradeco-Murgia Servizi Ecologici”: sono le due ditte che hanno risposto alla Gara del Comune di Cassano per individuare il nuovo gestore per la raccolta e lo smaltimenti dei rifiuti nel territorio comunale.

Ieri alle 13.00 scadevano, infatti, i termini per la partecipazione al Bando.

“Avvenire” è una società cooperativa, nata nel 1991, che ha sede legale a Putignano e sede amministrativa a Gioia del Colle nonché diverse sedi operative in provincia di Bari. Può contare su 250 soci e svolge servizio di raccolta rifiuti in molti comuni tra cui Noci, Putignano, Sannicandro di Bari, Terlizzi e le Isole Tremiti.

L’ATI, invece, è una società a responsabilità limitata composta a sua volta da due srl: la Tradeco di Altamura, con a capo il discusso Dante Columella e dalla società cassanese “Murgia Servizi Ecologici” dei fratelli Gugliemo che dell’ATI possiede il 10%.

L’ATI è il gestore uscente del servizio di raccolta e smaltimento, in virtù della gara vinta nel 2004.

Stando al Disciplinare di Gara, giovedì 3 maggio alle ore 16.00, in seduta pubblica, saranno aperte le buste contrassegnate con la lettera A ovvero la documentazione amministrativa a corredo della offerta.

Le sedute successive della Commissione Giudicatrice (non ancora nominata) saranno invece riservate: la Commissione dovrà verificare innanzitutto l’offerta tecnica e le eventuali migliorie che chi ha chiesto di partecipare alla gara intende apportare al Progetto della Esper.

Dati i punteggi, solo le ditte che avranno ottenuto minimo 48 punti su 70 accederanno alla fase finale ovvero l’apertura della busta C cioè l’offerta economica e il conseguente ribasso sulla base degli 11 milioni di euro per sette anni. La Commissione ha 30 punti a disposizione da assegnare alle offerte.

A quel punto il quadro sarà completo: l’appalto se l’aggiudicherà l’offerta economicamente più vantaggiosa ovvero chi avrà offerto il ribasso maggiore ma sulla base del Progetto, anzi migliorandolo.

Ci sarà quindi l’affidamento temporaneo prima di quello definitivo: poco più di una settimana, cioè, per dare modo alla ditta di produrre ulteriore documentazione che sarà richiesta dal Comune e che in prima istanza la ditta stessa ha dichiarato ai possedere.

Se tutte le formalità dovessero andare per il meglio, Comune e Ditta avranno 35 giorni di tempo per stipulare il contratto dinanzi ad un notaio. Solo da quel momento scatteranno i 7 anni della durata del contratto. Quindi, entro tre mesi, la nuova aggiudicataria dovrà implementare il nuovo sistema che entro sei mesi, stando al Progetto, dovrà andare a regime.


 

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