“NO” ai fascismi di ritorno,: il 25 aprile tutti a Santeramo
“La resistenza è un valore irrinunciabile”. DON ANDREA GALLO
“Nessuno si libera da solo. Nessuno libera un altro. Ci si libera tutti insieme.” PAULO FREIRE
Per un 25 aprile che non sia solo uno sterile e ripetitivo ricordo della resistenza, dei partigiani, dei sostenitori della libertà, della giustizia sociale, ma che sia invece un momento corale di unità popolare e nazionale di riflessione su tutti gli avvenimenti che non a caso stanno proprio avvenendo a ridosso della festa della liberazione.
Pensiamo che se si contesta Mario Bottazzi, partigiano che ha lottato per liberare l’Italia dagli invasori nazisti e dai loro alleati fascisti, se l’ufficio elettorale di un comune della provincia di Bari accetta senza alcun indugio l’iscrizione del M F L, scritta vota fascista e fascio littorio, sul manifesto, significa che la resitenza si è pericolosamente INTERROTTA.
Le fondamenta della nostra democrazia si stanno sgretolando sotto i gravissimi colpi del revisionismo storico, della resa incondizionata alle leggi di un mercato globale imposto, alla derubricazione dei diritti, valori e ideali. Una forza impositiva che sottomette la politica e “ricostruisce” la società ispirandosi ai modelli degli ipermercati delle multinazionali. Una ristrutturazione con elevati costi sociali, che produce impoverimento e sopraffazione, ma che soprattutto cancella il futuro dei ns figli, dei ns giovani. Elementi nei quali il cancro del populismo qualunquista, dell’ odio, della violenza fascista trova riconoscimenti e raccoglie consenso. Continuiamo a leggere urgenti appelli di mobilitazione contro aperture di sedi di organizzazioni di stampo nazi-fascista. Abbiamo smesso di meravigliarci per chiederci, invece, come tutto questo sia stato possibile? e soprattutto CHE FARE?”
L’unica risposta che conosciamo, che abbiamo sperimentato, è la MOBILITAZIONE e la PRESENZA sul territorio. Una modalità che si fonda sulla solidarietà e sul riconoscimento dell ‘antifascismo come valore comune e dovere sociale, che trae origini dalle risposte di massa, democratiche e solidali che seppero compattare gli antifascisti ai tempi, non lontanissimi, della strategia della tensione e delle stragi di stato.Il coinvolgimento di tutte le rappresentanze sociali, partiti, sindacati, movimenti, associazioni, uomini e donne impegnati a difendere la preziosa eredità donataci dai partigiani e dalla resistenza: LA DEMOCRAZIA.
Quanto accade nel comune di Santeramo oggi (PROV. DI BARI) è responsabilità di tutti. L’incursione dei neofascisti nelle istituzioni con lo sfregio di sbandierare i loro nefasti simboli è un’ EMERGENZA CHE RIGUARDA TUTTI. Con la mobilitazione abbiamo respinto, nel nostro comune i ripetuti tentativi dei neofascisti di forza nuova di insidiare e infettare il ns tessuto sociale, in specie quello giovanile ai quali è stato ipotecato il futuro.
Non hanno sortito alcun effetto invece le iniziative di natura legale. sia la denuncia presentata dal segret. cigl tantomeno l’ interpellanza inoltrata dall’ on. Ginefra, e nonostante il divieto espresso dall’ ufficio elettorale che costringeva al solo uso delle sigle sui manifesti, il simbolo del ventennio e la “chiamata” al voto fascista lo si potranno “ammirare”, in spregio agli obblighi “istituzionali”, sui muri del paese, nelle bandiere durante i comizi, forse anche durante la manifestazione “istituzionale” della festa di liberazione. Una offesa indelebile per tutte le vittime del nazifascismo, per tutti i partigiani. Incaccettabile vergogna per tutti gli antifascisti della terra di Bari che NON STARANNO LI A GUARDARE, e sapranno trovare modi e tempi per dare una risposta di giustizia e verità in alternativa ai silenzi dei partiti e all’incapacità delle leggi e istituzioni di impedire ai fascisti di incacrenire la ns società.
Per tutto questo sentiamo l ‘esigenza di lanciare questo appello principalmente ai segretari dei partiti del nostro comune PD, SEL, RIF COM, che hanno come costituenti i valori della resistenza italiana. nonstante le oggettive divergenze e le differenti modalità di partecipazione alla vita politica del paese, ma anche ai sindacati, alle associazioni e a tutti\e i\e cittadini\e di sostenere e rispondere all’ invito espresso dagli antifascisti di santeramo, giovani democratici, arci, cigl, di partecipare alla manifestazione del 25 aprile a Santeramo. Una presenza solidale con chi a Santeramo rifugge e condanna il tentativo dei neofascisti di infiltrarsi nelle istituzioni.
Chiediamo a tutti\e i\le compagni\e antifascisti\e della terra di bari di unirsi a noi la mattina del 25 aprile per elevare il livello della denuncia e per una risposta visibile sul territorio all’infamia fascista. per ricordare i ns morti, per non dare pace a nessun fascista. Lanciamo questo appello perchè non possiamo restare fermi ad spettare che il prossimo manifesto venga affisso sui i muri dei nostri comuni.
siamo tutti ANTIFASCISTI!
andremo aSsanteramo, con Benedetto nel cuore a cantare BELLA CIAO.
coll. KASAMATTA DISOBBEDIENTE