Di Canosa: “Una regia occulta dietro il mio caso”
C’è una “regia occulta” nel “caso Di Canosa”, che punta alle dimissioni del consigliere comunale, capogruppo del PdL in Consiglio Comunale?
E’ lo stesso Di Canosa che se lo chiede in quello che è un botta-e-risposta tra il sindaco Di Medio e il consigliere del PdL a proposito della richiesta di scuse che la Di Medio ha rivolto al consigliere.
Pubblichiamo, di seguito, prima il testo della lettera della Di Medio e quindi la risposta di Pasquale Di Canosa, che lo stesso ha diffuso poco fa con un Comunicato.
Egr. Sig. Consigliere,
quanto portatomi a conoscenza circa la goliardata di cui è stato protagonista, è atto sicuramente disdicevole. Sono costretta a richiamarla ad un comportamento più consono al ruolo che Ella ricopre come rappresentante della collettività in seno alla maggioranza di governo di questo Comune.
Le ricordo che, al di là delle sicuramente non intenzionali “affezioni” al Regime, tali “vicinanze” sono costituzionalmente condannate. Ritengo altresì che ella avrebbe dovuto immediatamente reagire a quanto pubblicato invece di stare al gioco anche se, sono convinta, lo ha fatto solo per dissacrare il Simbolo del Fascismo e riderci su.
La invito pertanto a pubbliche scuse, onde togliere dall’imbarazzo la sottoscritta ed il resto della maggioranza e poter proseguire nel nostro impegno amministrativo.
Sicura della sua intelligente collaborazione la saluto cordialmente.
Al Consigliere
Pasquale Di Canosa
Il Sindaco
Dott.ssa Maria Pia Di Medio
Cassano delle Murge 27 aprile 2012
Egr. Sig. Sindaco,
pur riconoscendoLe – e di tanto La ringrazio – la sensibilità che dimostra nel tenere alti i valori dell’antifascismo che io per primo coltivo, devo pregarLa di non farsi trascinare in un tranello disegnato ed architettato appositamente da gente che ruota intorno a partiti e forze politiche di opposizione alla nostra maggioranza e che puntualmente coltiva per proprio lavoro e professione interessi nell’ambito delle manifestazioni culturali che vengono organizzate dall’Amministrazione e dalle quali assorbono a vario titolo risorse pubbliche per le quali più volte ho richiamato la Sua attenzione, attirandomi ire funeste da parte di costoro.
C’è una regia occulta dietro la richiesta di mie dimissioni, se ne convinca. Ne è prova il fatto che dopo appena poco tempo da quando Arganese ha letto l’interpellanza in Consiglio Comunale, il testo della stessa era già stato pubblicato (integralmente) da CassanoLive e da L’Obiettivo, testate giornalistiche che con i loro editori impegnati anche in altri campi, più di tutte assorbono risorse per la pubblicità o stampa o altro in occasione di eventi culturali che si organizzano a Cassano per il tramite del Comune o dell’Ente Parco. Come si sono procurati il testo atteso che eravamo ancora in Consiglio Comunale?
Sto ancora ricostruendo i mosaici di un puzzle che non mancherò di denunciare all’A.G. competente riservandomi di adire ogni azione legale tesa a tutelare la mia immagine e il mio onore e che porterò a compimento anche nei confronti di un’interrogazione che ritengo strumentale, denigratoria e diffamatoria della mia immagine e della mia storia. Non è un caso che l’Arganese abbia utilizzato lo strumento dell’interrogazione ben sapendo che come tale non potevo intervenire in quanto il regolamento non lo consente facendosi forte – lascio a Lei ogni giudizio su simile condotta – di uno strumento che gli permette di interrogare e di replicare sulla risposta senza possibilità alcuna di poter intervenire per il sottoscritto.
Il mio comportamento di cittadino esemplare e di cultore dei valori della nostra Repubblica, della nostra Bandiera, della libertà e della democrazia sono attestate dai fatti, dalle presenze in Consiglio Comunale nell’ossequioso ascolto dell’Inno, dalla partecipazione a tutte le manifestazioni dell’Unità d’Italia e del 4 Novembre e, da ultimo, dalla presenza alla celebrazione del 25 Aprile che Lei ha tenuto con il convegno del 26 u.s.
Mi spiace che si lasci trascinare in una polemica strumentale basata su un comportamento puerile di un mio cugino al quale ho dato corda con ironia perchè da me ritenuta arma più efficace del battibecco. A tal proposito consiglio la lettura del libro di Giorgio Vecchiato “Con romana volontà. Quando eravamo una maschia gioventù.” E’ una storia semiseria e soprattutto inedita del ventennio fascista trattata con ironia e con una lettura grottesca del fascismo che si rivelò efficace e costruttiva.
Caro Sindaco, non vivo nè di “affezioni” al Regime, nè di “vicinanze” vivo di Costituzione tant’è – ricorderà – alla prima manifestazione sulla Costituzione all’interno del Liceo Scientifico – ospite l’On. Donato Bruno ho donato 300 copie della Costituzione. Come vede, vivo di insegnamenti di libertà e di democrazia che metto in pratica nel mio agire quotidiano.
Spiace peraltro prendere atto che Lei, pur avendo compreso lo spirito con il quale ironizzavo, mi formula l’invito a scusarmi pubblicamente.
Non posso accettare tale invito, non perchè non Le porti rispetto, anzi. Semplicemente perchè non sarebbero comprese dalla cittadinanza dato che tutti gli utilizzatori di Fb hanno capito lo spirito ironico e antifascista ed hanno aderito a tale spirito con propri commenti tranne l’Arganese, mio avversario in Consiglio Comunale nella qualità di capogruppo e coloro che, come detto, hanno architettato la trappola con l’intento di dividerci e di interferire su Sue scelte che si fondano sul nostro reciproco rapporto di fedeltà e di lealtà.
Che temano il rimpasto che in più occasioni si paventa? Io non rispondo a questa domanda perché Lei mi richiama ad “intelligente collaborazione”.
Sulla mia intelligente collaborazione non abbia mai dubbi e confido anche nella Sua intelligenza certo che saprà capire le manovre oscure architettate alle nostre spalle.
Cordialità
Pasquale Di Canosa