La voce del paese

C’è voglia di cambiamento: chi intercetterà i nostri desideri?

falcone e borsellino

Queste poche righe che scrivo in seguito, non devono essere interpretate come un atto di accusa, di offesa o di semplice critica nei confronti dell’attuale o precedente Amministrazione Locale. Assolutamente no. La mia è solo un’esigenza a voler esternare e comunicare serenamente a tutti, quelli che sono i miei punti di vista e soprattutto le speranze per un domani migliore, diverso dall’oggi, da costruire insieme in questo Comune. La speranza è che ci siano altre persone che condividano non solo le parole, che resterebbero tali, ma soprattutto la messa in pratica delle stesse attraverso il confronto diretto e reale.

Cari concittadini tutti, chi scrive è un semplice e pratico cittadino Cassanese, Pugliese, Italiano. Non voglio assolutamente cadere nella retorica e nell’esibizionismo elettorale ma sento nell’aria una volontà di cambiamento, una forma di sottile ribellione (ovviamente pacifica) al sistema che ci governa e che muove le redini tutte. Anche della qualità dell’aria che respiriamo. E questa volontà di cambiamento interessa più da vicino la classe medio-bassa della società e i giovani. Proprio le categorie più “deboli”, insieme agli anziani, siamo noi. La maggior parte del popolo, dell’Italia, che si alza al mattino e lavora e pensa a come pagare tutto quello che c’è da pagare e quello che ci sarà fino alla sera. Semplicemente per soddisfare i bisogni primari della famiglia: il mangiare, il quaderno o la penna per i figli, la benzina all’auto (che serve per andare a lavorare poiché noi “suddisti” non abbiamo tante alternative per raggiungere il posto di lavoro), aggiungo pure la ricarica del telefono, una birra al sabato sera per stare un po’ insieme tra amici e non parlare di lavoro e tasse. Poi c’è chi è meno fortunato e non ha il posto di lavoro e sogna, spera, si deprime, si indebolisce, si lascia andare. E poi i giovani che molto energicamente si danno da fare per partecipare a concorsi, selezioni, master e anch’essi sognano. E cosa sognano quasi tutti? Il lavoro. Quello che un onesto cittadino dovrebbe ottenere per diritto. Con la meritocrazia e la competizione leale.

Cominciamo a costruire le basi per una eventuale classe politica degna di rappresentare un’intera comunità. Una classe dirigente che si sappia rimboccare le maniche e dare per prima l’esempio di cambiamento. Di governare per passione e non per soldi o interessi vari. Che rinuncia ai compensi previsti dalla legge e li lasci a disposizione per i più bisognosi (da non confondere con i fannulloni). Ovviamente non ci deve nemmeno rimettere per cui a parte le spese sostenute e dichiarate, il resto resta in cassa. Una classe dirigente che sappia prendere la zappa in mano e rendere più bella un’aiuola comunale senza aspettare tanti Consigli Comunali per deliberare. E ancora che si tuteli la salute prima di tutto facendo attenzione al livello di inquinamento dell’aria tra polveri ed elettrosmog. Senza pensare a deliberare concessioni per trasformazioni di terreni da agricoli a edificabili, approvazioni in cambio di mazzette. Questo è stato l’uomo politico che abbiamo visto in televisione e letto sui giornali nazionali, smascherato 1000 volte e più e ancora non estinto.

Mettere al corrente la cittadinanza dei progetti che si realizzano e del perché non vanno avanti e se dipende dal solito dispettuccio del politico più alto in grado presente in provincia o in regione allora si manifesta tutti insieme: politici e cittadini.

Bisogna inventarsi e studiare nuove strategie per fare cassa ai comuni.

-Foresta Mercadante: bisogna farla rientrare nel percorso turistico scolastico e in generale per tutta la stagione. Ma se non si offre un’attrattiva come fanno gli scolari o i turisti sostati magari ai Sassi di Matera a sostare anche nella Foresta Mercadante?

– B & B per ospitare sia turisti che parenti di ricoverati presso il vicino Ospedale Miulli, fornendo agli ospiti un servizio navetta con un mezzo elettrico.

-Costituire una cooperativa agricola fatta di ragazzi disoccupati che produca verdure, ortaggi e frutta biologicamente ottenute, da vendere soprattutto ai concittadini che comunque devono fare la spesa.

-Anche un solo laboratorio casa famiglia per i portatori di handicap residenti a cassano.

Queste sono le prime cose che mi vengono in mente, ma ciascun cittadino può arricchire questa lista di proposte e magari farne altre cento di liste propositive.

Cari giovani già maggiorenni e futuri diciottenni, già vi immagino alle prossime votazioni comunali davanti ai circoli delle liste politiche tutti speranzosi di una sistemazione lavorativa che oggi come oggi nessuno può più promettere ma che continua a farlo ancora. Per sadismo bello e buono perché è una grande umiliazione per uno studente che ha ottenuto con grandi sacrifici (anche dei genitori) una laurea o un diploma inginocchiarsi davanti ad una persona che è pure meno istruita di lui ma paradossalmente è un imbroglione, un pappone, un’hossa (come dice Al Pacino in un suo film).

Spero che la presente non abbia offeso nessuno, in tal caso me ne scuso vivamente sin da ora. Resto con la speranza che anche senza di me si possa formare un gruppo di cittadini Cassanesi pronti a rimboccarsi le maniche prima possibile.

Un caro sorriso a tutti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *