Bozzetto attacca Vendola: “distrugge l’industria pugliese”
Un attacco durissimo alla politica economica della Regione Puglia e, più direttamente, al governatore Nichi Vendola è stato sferrato questa mattina il Presidente della Confindustria Puglia, Angelo Bozzetto (nella foto sopra). Una critica che tocca anche il comparto del mobile imbottito di cui anche Cassano fa parte.
“Gli industriali pugliesi – ha detto il Presidente Bozzetto – erano in attesa di segnali dalla Regione Puglia a difesa delle imprese e dell’occupazione locali. Una riduzione del numero e dei costi dei consiglieri e degli assessori regionali per poter programmare una riduzione delle tasse? Il pagamento dei debiti arretrati che le Amministrazioni pugliesi hanno verso le imprese? L’accelerazione e semplificazione degli iter autorizzativi di migliaia di progetti che giacciono negli uffici regionali in attesa di essere approvati? Atti concreti per l’attrazione degli investimenti nella nostra regione? Niente di tutto questo. I politici pugliesi, Governatore in testa, hanno un altro impegno: destrutturare e distruggere il sistema produttivo pugliese”.
“E così – ha continuato Bozzetto – dopo il capitolo annoso della confusa legislazione regionale in tema di fonti rinnovabili e dopo gli ultimi inefficaci interventi nei settori del mobile imbottito è arrivato il turno delle industrie, già assoggettate ad autorizzazione integrata ambientale, che vengono pesantemente messe in pericolo dalla proposta di legge sulle emissioni industriali, approvata all’unanimità dai Consiglieri di tutti i gruppi politici della V Commissione consiliare il 23 maggio scorso. Le logiche che hanno mosso questa decisione sono le stesse che da tempo utilizza la politica regionale. Innanzitutto l’illegittimità.”
Immediata la reazione di Vendola che in un comunicato si è detto addolorata che “il gruppo Ilva, piuttosto che comprendere l’urgenza di dare nuovi e corposi segnali in termini di ambientalizzazione dell’impianto industriale tarantino, affidi all’attuale reggente di Confindustria Puglia, signor Bozzetto, un attacco ingiurioso e volgare alla mia persona e alla classe politica pugliese”.
Anche l’assessore regionale al Welfare, Elena Gentile in una nota afferma che Bozzetto “dimentica che proprio con riferimento al mobile imbottito di cui egli parla, la Regione Puglia, da oltre un anno, ha concluso la propria attività istruttoria relativa all’Accordo di Programma, la cui firma è bloccata dal Ministero dello Sviluppo Economico. Se poi si tratta di un atto “inefficace”, ci spieghi il reggente di Confindustria perchè una settimana fa è improvvisamente tornato a chiedere al Ministero la convocazione di quel Tavolo, peraltro a molti mesi di distanza dalle numerose lettere inviate al Ministro dal Presidente Vendola.” “Tra le imprese che la politica pugliese tutta intende distruggere, dovrebbero esservi poi le quasi duemila che hanno usufruito nei primi mesi del 2012 della Cassa Integrazione in deroga utilizzando risorse comunitarie della Regione Puglia, e grazie al lavoro quotidiano degli uffici regionali; risorse regionali che hanno consentito a tanti imprenditori, ed ai lavoratori da essi dipendenti, di affrontare la crisi economica e di lavorare faticosamente per una ripresa sempre più lontana. Imprenditori che, senza l’intervento della Regione, non avrebbero avuto diritto a nessuna forma di sostegno e senza alternative ai licenziamenti o alle chiusure. Forse però il Presidente di Confindustria non è stato informato, visto che la stragrande maggioranza di queste imprese si è rivolta direttamente alle istituzioni senza alcuna assistenza da parte della Associazione di categoria.” “Tra le imprese “distrutte” dalla politica rientrano poi le tante che hanno usufruito degli incentivi per le assunzioni di cui alla cosiddetta “Dote occupazionale” che ha consentito loro di risparmiare il 50% dei costi salariali per i lavoratori assunti, o quelle che hanno usufruito degli incentivi per la assunzione nel settore del turismo? O risulta forse al Presidente di Confindustria che alcuni di questi avvisi vedano “giacere negli uffici” le domande presentate dalle imprese pugliesi?”