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Il volo del gabbiano Jonathan nel “Campo di mART”

campo di mart

 

Il leggendario romanzo breve di Richard Bach “Il gabbiano Jonathan Livingston” è la base del nuovo spettacolo dell’associazione cassanese “Campo di mART”, in un riadattamento teatrale per la regia di Mariangela Paciolla.

Interpretato dai ragazzi del Laboratorio di teatro ed espressività corporea, che l’associazione conduce presso la propria sede, lo spettacolo si terrà domenica 27 maggio alle ore 19.00 presso l’Istituto delle Suore del Sacro Cuore (via per Mercadante al km.2) a Cassano.

La vicenda è quella di Jonathan, un gabbiano diverso dagli altri: il suo desiderio non è mangiare, ma imparare a volare in modo perfetto. Per questo è rimproverato dai suoi genitori ed escluso dagli altri componenti del suo stormo, lo Stormo Buonappetito, in quanto nessuno capisce la sua passione per il volo, dal momento che volare è considerato soltanto come una comodità per procurarsi il cibo. Nonostante la buona volontà di Jonathan per cercare di essere un gabbiano come tutti gli altri e di non dedicarsi più alla sua passione, il suo desiderio di trovare il volo perfetto è più forte di lui e in poco tempo riesce a compiere acrobazie incredibili, mai compiute da nessun altro volatile. Ma lo Stormo non lo accetta.

Abbandonato e solo, Jonathan trascorre diversi anni ad esercitarsi nel volo finché un giorno, dopo essere morto (o meglio: dopo essere passato ad un livello successivo dopo la morte), lo raggiungono due gabbiani dalle piume candide, che si librano nell’aria con lui. Questi lo convincono a seguirli nel “Paradiso dei Gabbiani”, un luogo dove potrà volare con più facilità, e tutto quello che aveva appreso sarebbe stata una piccolissima parte del cammino verso la perfezione. Jonathan accetta, diventando anche lui bianco e splendente come i suoi nuovi compagni. Per diversi anni rimane nel Paradiso dei Gabbiani sotto la guida di Sullivan, suo maestro ed amico.

È lo stesso Sullivan, insieme ad altri gabbiani, a spiegargli che quello non è il vero Paradiso, ma solo un livello transitorio, dopo il quale si passa più in alto ancora, fino a raggiungere la perfezione e che tutti, prima o poi, saliranno di piano in piano. Quando finalmente raggiunge i livelli del suo maestro, si accorge che – nonostante tutto ciò che ha imparato – il suo corpo gli è ancora d’intralcio. Così chiede al gabbiano più anziano, Ciang, di insegnargli a volare alla velocità del pensiero, a superare il “qui ed ora”, cosa che soltanto Ciang sa fare.

Dopo molti tentativi, Jonathan riesce nel suo impegno, ma poche settimane dopo Ciang muore e viene portato in un Paradiso superiore. Egli lascia il posto di maestro a Jonathan: non basta allenarsi al volo perfetto, il vero scopo è arrivare a capire il segreto della bontà e dell’amore, ovvero la cosa più difficile da mettere in pratica. Rimasto senza guida, Jonathan tormentato dal desiderio di insegnare al resto dei gabbiani dello Stormo Buonappetito tutto ciò che ha appreso, confessa a Sullivan i suoi pensieri, ma questo lo convince ad aiutarlo nella sua attività di addestramento dei nuovi arrivati.

Qualche tempo dopo, torna il desiderio di andare ad insegnare allo stormo Buonappetito: così saluta Sullivan e parte per ritornare al suo luogo di origine, dove trova un giovane: Fletcher Lynd, che diventa suo allievo. Le loro lezioni di volo non passarono inosservate e piano piano altri gabbiani reietti si unirono a Jonathan e Fletcher : in pochi mesi gli allievi aumentarono fino a diventare un gruppo ben nutrito,cosa che spinse Jonathan a decidere di tornare dallo stormo, per mostrare a tutti gli altri gabbiani cosa avrebbero potuto fare se solo avessero avuto il coraggio di osare e di seguire la loro natura di uccelli. Piano piano i gabbiani più coraggiosi iniziarono a farsi avanti, curiosi di conoscere la causa di Jonathan e si unirono al gruppo per seguire le sue lezioni di volo.

Un giorno, durante una lezione, Fletcher Lynd andò a sbattere contro una roccia con tanta violenza che ne rimase tramortito. Per Fletcher Lynd, che ormai aveva imparato molto sul volo, quella fu la soglia di passaggio alla dimensione superiore, quella del pensiero, dove incontrò Jonathan che gli spiegò dove si trovava e cos’era quel luogo, ma soprattutto gli pose una scelta: se voleva rimanere dov’era ed imparare nuove tecniche di volo o se voleva tornare, per il momento, a prestare la propria opera presso lo stormo. Fletcher Lynd scelse di tornare allo stormo e così fu. Da questo episodio Jonthan capì che il suo compagno ormai era maturo per prendere il suo posto e che la propria missione si era infine compiuta. Così si avvicinò all’amico e lo rincuorò circa le sue capacità, per poi salutarlo e scomparire improvvisamente.

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