Cronaca

Contro Di Canosa un esposto alla Procura. Che archivia

Di Canosa

 

Contro Pasquale Di Canosa, il capogruppo PdL in consiglio comunale di cui il Partito Democratico ha chiesto le dimissioni per la sua foto a fianco a Mussolini, è stato presentato, nelle scorse settimane,  un esposto-denuncia presso la Procura della Repubblica di Bari.

Abbiamo chiesto e ottenuto conferme presso gli uffici giudiziari baresi pur non riuscendo, però, a conoscere l’autore o gli autori della denuncia; l’esistenza dell’esposto, poi, ci è stata confermata dallo stesso consigliere comunale Di Canosa che spiega di aver ricevuto la notizia non ufficialmente ma di straforo e che comunque il procedimento sarebbe stato archiviato dal magistrato a cui la denuncia era stata fatta recapitare.

Magistrato che, comunque, avrebbe chiesto di svolgere una breve indagine ai Carabinieri di Cassano, guidati dal Maresciallo Maldarizzi.

L’esposto, infatti, prefigurava come ipotesi di reato l’apologia di fascismo, contemplata dall’art. 4 delle legge 645 del 1952 che sancisce il reato commesso da chiunque «faccia propaganda per la costituzione di un’associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista» oppure da chiunque «pubblicamente esalti esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche».

I risultati delle indagini avrebbero, dunque, convinto la Procura che non è configurabile alcun reate, disponendo l’archiviazione.

Chi ha firmato quell’esposto? Chi lo ha inviato alla Procura della Repubblica?

Tutti coloro che abbiamo interpellato e che erano a conoscenza del fatto non hanno indicato nessuno come possibile autore proprio il gruppo consiliare del Partito Democratico, visto come il naturale prosecutore rispetto a quanto esplicitato in Consiglio Comunale il mese scorso.

Ma il PD cassanese non c’entra nulla.

Non ne so niente e comunque non abbiamo scritto né sottoscritto alcun esposto alla magistratura” spiega, infatti, il capogruppo del Pd in Consiglio, Quirico Arganese. Che dice di apprendere proprio da noi la notizia di questo esposto. “Ci siamo visti nel corso delle normali riunioni di gruppo – aggiunge Arganese – e tra gli altri argomenti abbiamo parlato della questione ma mai nessuna ha accennato o parlato di un esposto alla Procura della Repubblica; si sta valutando, piuttosto, l’ipotesi di portare all’attenzione del Prefetto la vicenda: ma tutto è ancora da decidere”.

Se, dunque, il PD non c’entra nulla le alternative possono essere diverse: si tratta di un comune cittadino che ha preso sul serio la vicenda e deciso di provare a portarla nelle aule giudiziarie; ma potrebbe trattarsi anche di qualche avversario politico di Di Canosa magari di minoranza o forse di maggioranza.

Per ora i dubbi restano senza risposta.

 

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