Politica

IMU, stangata sulla seconda casa. Il PdL dice “si”

sindaco di medio 2012

 

Il Consiglio Comunale, ripreso dopo la pausa pomeridiana, si è occupato del quinto punto all’ordine del giorno, “Regolamento TARSU. Modifica”. L’Assessore al Bilancio ha chiesto di elevare a 10mila euro la fascia di riduzione della tassa sui rifiuti: attualmente la soglia è di 7.500 euro.

In Commissione, il PD aveva chiesto di legare la soglie all’Isee ma “ciò sarebbe un suicidio per le casse comunali” ha spiegato Antelmi perché il gettito sarebbe di gran lunga inferiore al necessario.

Non siamo contro l’agevolazione – ha spiegato il capogruppo Pd, Arganesema contro il criterio con il quale tale agevolazione viene concepita: occorre uno strumento chiaro e oggettivo come l’Isee di cui tanti Comuni in tutta Italia si servono”.

Simile la posizione di Nuova Ideadomani, con Santorsola che si è detto contrario al provvedimento.

Il punto è stato approvato a maggioranza con il voto contrario di NID e PD-ViviCassano.

Si è dunque passati alla discussione del punto numero sei ovvero il “Regolamento Imposta Municipale Propria. Adozione – Approvazione”. Si tratta di un nuovo Regolamento, così come nuova è l’IMU voluta dal governo Monti.

Santorsola ha detto che il Regolamento è lacunoso, non ritagliato sulla realtà cassanese e in alcuni tratti anche “discrezionale”, agitando fantasmi del passato “quando una società privata, in maniera discrezionale, decideva chi, come e quanto dei cittadini cassanesi doveva pagare”; il capogruppo di NID ha poi evidenziato alcuni gravi “stranezze” del Regolamento, al limite del vessatorio: ad esempio, chi ha sulla propria abitazione un’area edificabile deve dichiarare di rinunciare alla edificabilità se non vuole pagare su quell’area l’IMU. Una stranezza – ha spiegato l’ex assessore – che costringerà tanti cittadini cassanesi a rinunciare al sogno di ampliare la propria abitazione quando e se le risorse glielo permetteranno, con grave ricaduta anche sulla economia locale. Ma questa ipotesi è stata rigettata da Antelmi secondo il quale è ciò che prescrive la legge quanto riportato in Regolamento.

Il vicesindaco Ruggiero, Arganese e poi di nuovo Antelmi hanno evidenziato la necessità di rivedere il Regolamento quando anche a livello nazionale ci sarà più chiarezza sulla materia.

Nel suo intervento, Giuseppe Gentile ha invece posto l’accento sulla necessità di approfondire il “valore venale” delle abitazioni sui cui “ci sarebbe da scrivere un libro” e che invece nel Regolamento proposto a malapena viene sfiorato e in generale l’atto non sembra adatto alla nostra realtà. Concludendo, l’ex sindaco ha detto che questo Regolamento “espone il cittadino al massimo della confusione e al massimo della discrezionalità da parte della pubblica amministrazione”.

Che la materia sia ancora poco chiara, lo dimostrano i numerosi interventi che diversi consiglieri hanno fatto in aula, con esempi, rimandi di legge e richiami alla giurisprudenza che cozzavano l’uno con l’altro dando ragione e torto a tutti e a ciascuno.

L’argomento, dopo quasi due ore di dibattito, è stato approvato con i voti della maggioranza PdL e quelli contrari delle opposizioni.

L’Assemblea consiliare è dunque passata a discutere del settimo punto: “Approvazione delle aliquote e della detrazione IMU per l’anno 2012”. L’Assessore Antelmi ha spiegato che la Giunta e la maggioranza targata Di Medio sono stati “costretti, a causa dei tagli del governo, ad aumentare l’IMU sulla seconda casa che passa dall’attuale 7,60% al 9,35% e si tratta dell’aumento più considerevole visto che dovrebbe far introitare quasi 800mila euro al Comune; leggera diminuzione, invece, per l’IMU prima casa che passa dal 4% al 3,8%”.

Un conto salato per i cittadini, ha detto Antelmi ma la difficoltà dei Comuni, in tutta Italia, sono enormi perché le stime del Governo sono sballate e dunque dall’IMU arriveranno meno soldi di quelli previsti, con tutte le conseguenze del caso.

Arganese ha detto che è iniquo tassare la prima casa e le soluzioni per tassare al minimo previsto dalla legge sono state presentate in Commissione e anche alla stampa (leggi l’articolo) dalle minoranze ma Antelmi ha bollato come “avventurose” tali idee: “il Consiglio Comunale abbia il coraggio di offrire un aiuto alle famiglie in difficoltà, abbia il coraggio di attuare la nostra proposta” ha concluso il capogruppo del Pd presentando un emendamento che ricalcava la proposta.

Da parte sua, Santorsola ha detto di aver fortemente avversato in Commissione il provvedimento con il quale la maggioranza mette le mani nelle tasche dei cittadini “eppure se vi fosse stata la vera e seria volontà di ascoltare proposte alternative, si sarebbe potuto evitare” ha spiegato il capogruppo di NID.

“E’ fuorviante – ha detto Santorsola – dire che lo Stato taglia 1 milione di euro perché con la parte dell’Imu che resta nelle casse del Comune, quel milione si riduce a poco più di 400mila euro. La verità è che ci vuole la volontà politica per evitare di mettere le mani nella tasche dei cittadini”.

Prima Gentile e poi Santorsola hanno poi spiegato che “la mazzata” sulla seconda casa metterà in moto un perverso meccanismo per cui si avrà il risultato che molti piccoli proprietari di seconde case (certo non di imperi immobiliari) svenderanno gli immobili e se ne approfitterà chi in questi anni ha accumulato soldi ed ora ha il momento buono per spenderli e acquistare a man bassa terreni e case. “Posso capire che per sua forma mentis – ha detto Gentile – una tale decisione possa venire da Nichi Vendola che ha una sua idea sulla ricchezza e sulla proprietà, ma non posso accettare che una simile proposta venga da voi del PdL”.

Dopo una lunga discussione, il Pd ha poi ritirato l’emendamento che a parere dei tecnici e della maggioranza consiliare nonché del consigliere Giuseppe Gentile era impresentabile a norma del Regolamento che disciplina il Consiglio Comunale.

Rammarico da parte del capogruppo Arganese: “non è possibile che una delibera così importante per la vita della comunità sia presentata così tardi e negli ultimi giorni, tanto che è stato poi impossibile modificarla. C’è una chiusura totale da parte di questa maggioranza, una voglia di tassare i cittadini su cui poi saranno gli stessi a decidere….”.

In chiusura, l’assessore Antelmi si è impegnato a rivedere, a settembre, con dati certi sul gettito, tutta la vicenda per eventuali modulazioni.

Il provvedimento è stato approvato ancora una volta a maggioranza e con il voto contrario delle minoranze.


 

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