La voce del paese

Zullo: Grazie Lionetti per aver avvalorato le mie ragioni

ignazio zullo 1


Dal Presidente del Consiglio Comunale, Ignazio Zullo riceviamo e pubblichiamo la replica ad una riflessione dell’ex assessore Vito Lionetti sul tema della mafia e dell’assenza dei politici ad un recente dibattito sulla stessa.

Caro Lionetti, inconsciamente ed inconsapevolmente, con la tua lettera avvalori le ragioni della mia assenza e di tanto ti ringrazio. Potevi andare oltre e ti spiego i motivi dell’avvalorare e dell’oltre.

Tu scrivi: “L’incontro si svolge nel miglior modo possibile: niente discorsi fumosi e scontati, niente passerelle ipocrite di politici (di qualsiasi schieramento) che mentre parlano tronfi si autocelebrano e si compiacciono di ciò che dicono”. Vedi sono le ragioni che io ho addotto: se avessi partecipato, l’incontro non si sarebbe svolto nel miglior modo possibile e sarei stato visto come il politico ipocrita in passerella che mentre parla tronfio si autocelebra compiacendosi di ciò che dice.

Parli della bontà dell’iniziativa e delle persone che hanno organizzato e che hanno partecipato avvalorando il mio scrivere quando esprimevo queste considerazioni: “… anticipando il plauso per l’iniziativa e l’incoraggiamento alle Associazioni e ai cittadini a perseverare nell’opera di informazione, di educazione e di sensibilizzazione contro le mafie”

Caro Lionetti non siamo a scuola; io non ho addotto giustificazioni nè tentato di giustificarmi come afferma Cassanolive (figuriamoci se Cassanolive non approfittava per la stoccatina). Ho esposto semplicemente le ragioni della mia assenza che Lei avvalora in generale ma non nello specifico di un dibattito sulla mafia in quanto rivestente la carica di Presidente del Consiglio salvo poi affermare che l’incontro è stato bello perché non c’erano passerelle ipocrite di politici (di qualsiasi schieramento) che mentre parlano tronfi si autocelebrano e si compiacciono di ciò che dicono”. .

Le mie convinzioni restano e si rafforzano nei commenti anonimi alla mia lettera dai quali si evince qual’è il rispetto per l’Istituzione Presidente del Consiglio, del politico e della dignità della persona Zullo e qui viene l’oltre.

Io, ricordando le assenze alla venuta del Sottosegretario Mantovano, invitavo a fare squadra, a stare insieme, ad identificarsi.

A parte il tuo concordare sull’anonimato -e ti ringrazio quando dici :“Su una cosa tuttavia concordo con Lei. Educarsi ed agire nel solco della legalità non prevede l’anonimato. E’ una pratica che si va diffondendo in modo a mio avviso pericoloso. Bisogna avere sempre il coraggio delle proprie idee anche a costo di pagarne le conseguenze. Ne hanno dato testimonianza gli stessi relatori con i loro drammatici racconti: l’indifferenza, il silenzio, l’omertà, l’anonimato non sono garanzia di sicurezza” – nessuna parola è stata spesa sulla necessità di fare squadra.

Avrei anche voluto che tu dicessi ai commentatori anonimi se verrò a prenderti da casa insieme agli altri commentatori che si sono identificati come il dott. Venezia, il sig. Locorriere ed altri. Da pedagogista una parola a difesa dell’Istituzione Presidente del Consiglio potevi anche spenderla, è educativo.

Mi spiace, ti sei fermato a metà strada, non potevi andare oltre perché l’oltre coincide con la capacità di distinguere la posizione istituzionale dalla persona che la occupa mentre la personalizzazione dell’Istituzione fa comodo e che venga vituperato Zullo va bene comunque anche nelle vesti istituzionali.

L’andare oltre ti avrebbe portato ad ammettere che Zullo non ha tutti i torti e avresti avuto difficoltà ad affermare “Zullo sbaglia”.

Mi poni la seguente domanda che merita risposta: “Secondo Lei gli amministratori pubblici devono essere dentro o fuori da questa azione?” Certo che devono essere dentro ed è per questo che ho organizzato l’intervista di rilievo al Sottosegretario Mantovano che per incarico di Governo si occupava in quel momento di lotta alle mafie ma era diverso il contesto. Lì il politico, l’Istituzione presidente del Consiglio che organizzava non era un intruso.

Anche l’altra domanda che mi poni merita risposta. Mi chiedi: “A proposito Lei firmerebbe l’appello a sostegno di Scarpinato messo sotto accusa per la sua splendida lettera a Borsellino, che ha già raccolto oltre centomila firme di cittadini??” Rispondo partendo dalle mie convinzioni: il politico non può fare sfoggio delle azioni che compie contro la mafia, le fa e basta rendendone conto alla propria coscienza.

In ogni caso, grazie Vito mi hai arricchito nella dimostrazione che, pur non avendo partecipato a quel convegno, non mancano mai occasioni di arricchimento. Guai se quel convegno dovesse restare un’occasione isolata!

 

 

Ignazio Zullo

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *