Mafia: condanne per “Stefanino” e cinque gregari
Dodici anni e otto mesi di carcere per Stefano Barbetta, detto “Stefanino”, boss referente su Cassano del clan Stramaglia.
La pena è stata inflitta ieri, al termine del rito abbreviato, dal Giudice per l’Udienza Preliminare del Tribunale di Bari, Antonio Diella che ha accolto le tesi accusatori della PM antimafia Desirèe Digeronimo che con l’operazione “Hinterland” – scattata nel novembre 2010 – smantellò due clan baresi, Di Cosola e Stramaglia-Parisi, con forti ramificazioni in tutto l’entroterra barese.
Oltre a “Stefanino” il Tribunale ha comminato altre cinquantotto condanne per complessivi 300 anni di carcere; tra i condannati, i cassanesi Fabio De Girolamo (sei anni), Enzo Sapienza (6 anni), Francesco De Lucia (5 anni), Donato Terrone (3 anni), Alessandro Di Cillo (2 anni).
I reati contestati a vario titolo sono l’associazione mafiosa, l’associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti e numerosi altri reati, alcuni dei quali aggravati dall’aver favorito un’associazione mafiosa.
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