Politica

Assessore Sapienza: ecco cosa volevo dire in Consiglio

sapienza e le foibe

Dall’assessore Pierpaola Sapienza, riceviamo e pubblichiamo alcune considerazioni in merito al Consiglio Comunale di lunedì sera.

 

In allegato trasmetto la trascrizione del mio intervento in Consiglio Comunale.

Come si potrà desumere dalla lettura dello stesso, la sottoscritta ha informato il Consiglio del termine delle attività estive e smentisce ogni allusione diretta ai membri dello stesso Consiglio o dell’Amministrazione poiché ha semplicemente ritenuto opportuno sensibilizzare i consiglieri ed i cittadini circa argomenti di particolare attualità, circa l’importanza dello sconfiggere atteggiamenti deleteri per la crescita del paese e sulla situazione giovanile anche locale.

La sottoscritta specifica che, in ordine alla assenza al voto sul penultimo punto all’O.d.G., ha sempre votato ogni provvedimento dimostrando coraggio e dignità, e pertanto si ritiene libera di votare, non votare o astenersi laddove lo ritenga, senza fingere di dover espletare bisogni fisiologici, cosa che è avvenuta ieri.

Con l’augurio che queste poche righe possano essere integralmente pubblicate e contestualmente possano fungere da base di riflessione, certa di aver fugato ogni futile polemica politica.

 

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E’ trascorsa un’altra estate travagliata ma ricca di emozioni per il nostro paese.

E’ trascorso il tempo tra libri , incontri e piazze creative, mostre d’arte concomitanti e più o meno desiderate, officine e turismo, rap antimafia, un compleanno al cinema,affannose competizioni canore e di ballo e recitazione, focacce farcite e non, panzerotti ripieni rockettari , gustosi dolcetti di mandorla e tanto altro.

Insomma non ci siamo fatti mancare nulla.

E mentre la politica locale si confrontava e scontrava e scriveva su vari temi e problemi, in tutta Italia ha dilagato il malcontento tra i cittadini: la crisi, le tasse, gli scandali, la politica nazionale lontana dalla gente e soprattutto dai giovani.

Ma la politica nazionale è specchio di quella locale perché ho sempre pensato che i problemi nascano dalla base e solo dalla base si possano eradicare!

Per tutta l’estate, come negli altri giorni, ho continuato a sforzarmi per cercare di capire, per trovare una soluzione o almeno la strada migliore, per superare certe situazioni locali col sol fine di conciliare e mai di creare uno scontro inutile dato il momento storico.

Forte è stata la responsabilità che ho avvertito nelle scelte come Istituzione ma soprattutto come giovane che, sempre a suo modo, si impegna per la terra che ama, che vorrebbe rappresentare la sua generazione e tutti quei cittadini delusi: ho avvertito e avverto il timore di una protesta violenta che a breve potrebbe colpirci.

Arduo è stato mantenere questo profilo nell’azione amministrativa, perché in questo paese molto del tempo non lo si impiega per costruire bensì per giustificare ciò che si è fatto o per cercare di contrastare ostacoli provenienti da più parti e non nell’interesse del paese.

Ancora più difficile è stato portare avanti il programma elettorale per quanto di mia competenza, non per incapacità o non volontà o per la mancanza dei fondi, ma perché sono stati di ben altra natura gli ostacoli e l’ostruzionismo…

Ciò che conta è che alla fine ogni cosa ha seguito il suo corso ed è andata come doveva.

Il risultato migliore è stato vedere forze buone unite per Cassano, consapevoli dei veri problemi nazionali e locali, con i piedi ben piantati per terra, contestualizzando ogni piccola mossa e sempre operose e proficue.

Il traguardo più bello è stato, come sempre, vedere dall’ esterno e dall’interno giovani, non solo anagraficamente, uniti ed impegnati, che non si sono scoraggiati nonostante mille burocrazie e mille impedimenti di ogni genere, giovani che hanno dimostrato e insegnato agli adulti quale potrebbe essere il futuro, giovani che hanno discusso di mafia, di politica, di istituzioni e del destino della nostra patria anche solo con note musicali o mettendo a disposizione una sedia per il pubblico.

Per questo ho trovato ancora una volta la forza in loro di continuare e di far meglio, soprattutto per loro, sentendo sempre più il peso del mio impegno politico e civile nella comunità soprattutto a favore di questi giovani meritevoli che saranno il futuro.

Per tutto ciò ho sentito di informare il Consiglio sugli accadimenti estivi e chiedo una profonda riflessione, perché ognuno di noi deve sentire le stesse responsabilità e cercare il seme del miglioramento nelle azioni quotidiane, combattendo con forza azioni negative e simil mafiose.

E per questo ancora vi chiedo di riflettere.

Cosa potrebbe provare un giovane laureato o no, che ha sudato per raggiungere un traguardo perché di certo non rientra nella categoria dei bamboccioni o dei raccomandati, con un curriculum di tutto rispetto, sentendosi non libero di esprimere la sua idea? Ancor peggio cosa potrebbe provare sentendosi dire che il suo cognome è un problema e che gli impedisce di lavorare o di esprimere la sua creatività, senza però aver mai commesso un crimine o essersi macchiato di furto o qualche altro reato ma solo perché non gradito a qualcuno?

Cosa potrebbe provare quel giovane tutte le volte che sarà ostacolato nel suo lavoro anche gratuito a favore della comunità? Secondo voi quel giovane, potrà perdere quell’entusiasmo e quella grinta che lo caratterizzano? Secondo voi quel giovane potrà sentirsi ancora pronto a battersi per il suo paese?

Io credo di no, ma ho il dovere, insieme a tutti voi, di dare delle rassicurazioni a questi giovani.

Ogni giorno in televisione e nei vari TG ascoltiamo della mala politica. Alla base secondo il mio parere ci sono questi atteggiamenti che sono l’inizio della mafia e della rovina dell’Italia. Come possiamo indignarci ascoltando le vicende della regione Lazio, o della Regione Puglia, o dei posti di lavoro che continuano a venir meno se poi, fattivamente, non collaboriamo per eradicare atteggiamenti come questi? Con quale coraggio siamo in grado di celebrare il giorno della memoria o del ricordo o ricordare le vittime della mafia come Falcone e Borsellino se poi non ci battiamo quotidianamente per evitare che un giovane possa subire queste angherie?!

Invito il Consiglio a riflettere chiudendo con una frase del Giudice Borsellino che ho particolarmente a cuore:Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo.”

 

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