Politica

Di Medio e Antelmi: “la verità sul Bilancio”

sindaco e Antelmi


Dall’Ufficio Stampa del Comune di Cassano, riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del sindaco Maria Pia Di Medio e dell’Assessore al Bilancio, Franco Antelmi.

 

La gestione di bilancio della nostra giunta è da sempre stata impostata su criteri di prudenza e trasparenza contabile. Nessuno può arrogarsi il diritto di accusarci di impreparazione nella gestione dei conti pubblici. Semmai, abbiamo noi riportato sui binari della normalità alcune voci di bilancio i cui campanelli di allarme erano già suonati all’indomani del nostro insediamento. E facevano rumore non certo per colpa nostra. La vicenda degli Swap, di cui abbiamo detto più volte, ne era e ne è, ancora un esempio. Ogni anno siamo costretti ad accantonare in bilancio risorse per far fronte a spese impreviste e interessi su un’operazione che definire una scommessa è poco. I cittadini sanno benissimo che abbiamo intrapreso una ricognizione di tutta la vicenda dei derivati e che ci vede anche impegnati in un contenzioso con la Bnl, soggetto attuatore degli Swap nel Comune di Cassano, non di certo per nostra volontà.
Altro argomento delicato, che i nostri oppositori non mancano mai di citare, è la questione dei residui di bilancio. E’ bene chiarire una volta per tutte che i c.d. residui attivi  (crediti registrati come tali nei bilanci di anni precedenti ma ad oggi non  ancora incassati), non sono affatto il frutto di una nostra incapacità di introitare ma l’esito di un processo contabile a volte indipendente dalle volontà di un ente in quanto affidato ad un soggetto gestore esterno (Equitalia).
 Per esempio in tema di recupero evasione tributaria, l’Ente continua costantemente nella sua attività,  ma se ciononostante i contribuenti non pagano, il Comune non può far altro che iscrivere le somme a ruolo e affidarle al concessionario della riscossione, affinché lo stesso ponga in atto ogni azione utile disposta dalla legge per il loro incasso.
Infatti solo nel 2003 e nel 2004 sono state iscritti a ruolo  (e non ancora riscossi!) rispettivamente 332.608,85 euro per recupero ICI una tantum, e 554.651,67 euro per Tassa Smaltimento Rifiuti Solidi Urbani.
Ci sarebbe da chiedersi se queste somme sono reali oppure ci dobbiamo aspettare altre sorprese?
E’ inutile accusarci allora di non saper programmare, anche perché la gestione dei residui di cassa risente di due variabili: la prima è che abbiamo ereditato residui (e quindi somme non ancora incassate) dall’Amministrazione che ci ha preceduti e che ancora oggi portiamo sulle spalle. La seconda variabile (legata proprio alla mole dei residui) si intreccia con le misure decise dal Governo con la cosiddetta “Spending review” che ha imposto a tutti i Comuni di accantonare prudenzialmente un fondo del 25% dei residui attivi. Cosa che in realtà (se si fossero usate buone pratiche amministrative) si sarebbe dovuto fare da sempre poiché è una operazione prevista dai principi contabili e dagli schemi di bilancio ministeriali. Grazie alla nostra lungimiranza siamo riusciti ad accantonare per ora 229 mila euro e lo abbiamo comunque fatto in parte con ulteriori risparmi di spesa corrente e in parte accantonando una quota dell’avanzo. Queste cifre sono un obbligo imposto dallo Stato, altro che incapacità di gestione!
Non siamo sprovveduti e lo abbiamo dimostrato più volte: anche con l’ultimo riequilibrio di bilancio e verifica dello stato di attuazione dei programmi abbiamo dato prova di come siamo riusciti ad accantonare le somme necessarie per opere importanti quali, la realizzazione del canile comunale, l’isola ecologica e il rifacimento di piazza Dante. Da ultimo vogliamo rassicurare coloro che ci attribuiscono colpe di una spesa corrente che cresce a dismisura. Forse è vero il contrario perché con il provvedimento di riequilibrio di bilancio abbiamo certificato una minore spesa corrente da variazione per una cifra di – 8.131,53 euro.
Vogliamo ribadirlo con forza e non smetteremo di farlo fornendo ai lettori la verità sui bilanci del nostro Comune difendendo i cittadini da coloro che seminano solo bugie.
 270 mila euro  accantonati per gli SWAP e 230 mila euro per il Fondo Svalutazione Crediti è la dimostrazione di sobrietà  e responsabilità amministrativa, anche a costo di rinunciare ad interventi di grandi opere pubbliche che, magari, avrebbero fatto dire ai concittadini che siamo stati “bravi” e che ci avrebbero fatto fare “bella figura” a scapito però della stabilità delle casse comunali con annullamento della possibilità di garantire i servizi alla città .
Ultima cosa: il “tesoretto” tanto vantato è servito per pagare bollette arretrate, parcelle e conti mai pagati sui quali non mancheranno altre sorprese!!!
E’ facile creare “tesoretti” se non si paga nessuno. A beneficio dei lettori, diciamo che l’avanzo dell’anno finanziario del 2008 (quello corrispondente all’ultimo anno di amministrazione di chi ci ha preceduti) è stato di soli 330 mila euro. Un po’ poco.

 

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