Zullo: basta coi documenti ai Consiglieri. NID protesta
Niente più atti dei Consigli e delle Commissioni consiliari ai Consiglieri Comunali: chi vorrà un atto (Delibere, progetti, ecc.) dovrà andare in Comune per ottenerlo o visionarlo.
La decisione è del Presidente del Consiglio Comunale Ignazio Zullo, stando a quanto spiega il gruppo consiliare “Nuova Ideadomani” sul suo blog secondo cui questa decisione sarebbe “la paradossale reazione di Zullo alla richiesta di chiarimenti da parte della Prefettura di Bari che ha chiesto al Sindaco e al Presidente del Consiglio comunale delucidazioni per la carenza di documentazione inerente il progetto definitivo delle lame approvato dal consiglio comunale il 31 luglio scorso, argomento che suscitò non poche polemiche fra il gruppo consiliare di “nuova ideadomani e la maggioranza”.
NID ricostruisce la vicenda di uno dei Consigli Comunali più tesi degli ultimi anni, alla vigilia della Festa Patronale, quando fu convocato per approvare in via d’urgenza il Progetto “Lame”: quella convocazione fatta in contemporanea all’inaugurazione di una mostra presso la Pinacoteca, provocò l’assenza dell’assessore Sapienza (che già in precedenza si era assentata sullo stesso argomento) e l’astensione dal voto dell’assessore Giustino, argomentata non in Consiglio Comunale ma con una nota dopo le polemiche, nella quale si chiedeva che la maggioranza fosse più “rigorosa” con gli Uffici per la redazione degli atti. Come si ricorderà, quel Consiglio diede la stura ad una serie di lettere, note e controrepliche che terminarono con il Presidente Zullo che arrivò a chiedere le dimissioni dell’assessore Giustino dalla Giunta.
“Il paradosso – stando a NID – : la Prefettura chiede lumi sulla mancanza di idonea documentazione per un progetto complesso e travagliato qual è quello delle “lame” e Zullo, per tutta risposta, pensa bene di vietare drasticamente la trasmissione degli atti, prassi adottata in passato proprio per andare incontro alle esigenze di quando, l’attuale Presidente del Consiglio (Zullo) era consigliere di minoranza! In sostanza Zullo a voce professa la libertà di pensieri e parole, nei fatti riduce l’esercizio della democrazia ai consiglieri di minoranza! Ma si sa la coerenza non è di questo mondo (politico) … Sta di fatto che dal 16 ottobre Zullo ha detto che troppa democrazia e maggiore trasparenza fanno male alle minoranze (e forsanche a qualche consigliere di maggioranza!) avendo per un attimo – ma solo per un attimo!- la lucidità di affermare che “è di nobile intento la prassi di recapitare congiuntamente all’avviso di convocazione la documentazione oggetto di trattazione degli argomenti …, ma ciò ingenera criticità”. Quali sono le criticità? Quelle di scambiare un progetto definitivo per un esecutivo? Quelle che “nuova ideadomani ha fatto emergere tanto che su proposta di Zullo fu sospeso il Consiglio Comunale proprio per la carenza di documentazione? Quali criticità, quelle di atti discordanti e mancanti?”