Cultura

Un banchetto letterario al Liceo con il Club Unesco

conferenza al liceo 1

In occasione della settimana Unesco di educazione allo sviluppo sostenibile dal tema “Madre terra: agricoltura, alimentazione ed ecosistema”, il Club Unesco di Cassano delle Murge e l’I.I.S.S. “Leonardo -Platone” hanno tenuto, mercoledì scorso presso l’Auditorium del Liceo, un incontro intitolato: “La funzione del cibo nei testi letterari”.

Maria Simone, presidente del Club, ha presentato il DESS (Decennio dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile), proclamato per il periodo 2005-2014 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che ha affidato all’Unesco il compito di coordinare e promuovere le attività. Un argomento che riguarda tutta la comunità, affinché non ci si limiti ad essere solo dei consumatori ma anche sostenitori e partecipi nei confronti del mondo che ci circonda.

La Simone ha sottolineato la necessità di stimolare il pensiero critico “attraverso un processo di cambiamento che riguarda lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti istituzionali”e ha ribadito l’impegno del club Unesco nella creazione di un dialogo, non sempre facile, con le istituzioni , ma che con il liceo è stato possibile.

Luca Gallo, vicepresidente del club, ha poi introdotto il lavoro e la ricerca di Silvana Ghiazza, docente Associata di Lingua e Lett. italiana Contemporanea presso il Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia e Comunicazione dell’ Università degli studi di Bari.

Il tema del valore del cibo nella letteratura è frutto di una ricerca avviata dalla prof.ssa Ghiazza fin dal 2005, sulla scia di un copioso filone di studi e ricerche che ha visto il cibo come protagonista e chiave di lettura nelle opere letterarie.

Il cibo non più unicamente interpretato in chiave commerciale ma in senso antropologico, perché il cibo è cultura, territorio, identità e interculturalità.

La studiosa ha illustrato le funzioni del cibo nei testi letterari, passando dalla funzione denotativa, che marca la territorialità e sottolinea l’aspetto realistico e storico, alla funzione connotativa che caratterizza i personaggi, per finire con la funzione comunicativa che è quella che caratterizza l’essere umano: lo stabilire i rapporti di scambio condividendo il cibo e la tavola.

La “polenta bigia” del Tonio manzoniano, la dichiarazione d’amore fatta con una semplice ma significativa offerta di pane e vino nella novella Nedda di Verga, la rapa della Satira III di Ariosto, il silenzio a tavola delle cene degli Indifferenti di Moravia, sono solo alcuni degli esempi presentati, prima di concludere con la lettura di una novella del Decameron “Cisti fornaio”, in cui il vino è strumento e veicolo dell’incontro dei personaggi.

In chiusura la Dirigente dell’Istituto Tina Gesmundo ha annunciato il progetto “Cibus: viaggio tra saperi e sapori nei testi letterari”, laboratorio sulla funzione del cibo nella letteratura. “Perché la scelta del cibo?- ha dichiarato la preside- perché in questa comunità si organizzano spesso eventi legati al cibo, ma non supportati da una vera cultura del cibo, le cosiddette sagre non sono mediate da un tessuto culturale e alla fine non vi è una ricaduta vera. La scuola, invece, intende fornire agli studenti un vero percorso di educazione al cibo, toccando anche temi delicati come quello dei disturbi dell’alimentazione”.


 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *