Cronaca

Antenna per telefonini a “Frà Diavolo”: i residenti protestano

antenna telefonini

Un nuovo caso-antenna, sul territorio di Cassano.

Questa volta a dire “no” alla installazione di una antenna per telefonia mobile – che sta per essere installata sulla rotonda che si trova in contrada Frà Diavolo, nei pressi dell’ex “Sole Blù” – sono gli abitanti dei residence “Murgia residence Frà Diavolo” (tutti e tre i Lotti), residence Borgo delle Mimose nonché i dipendenti e gli ospiti della casa Protetta “Club del Nonno”, per un totale di oltre 500 unità abitative.

Nei giorni scorsi i residenti hanno raccolto diverse decine di firme consegnate poi al sindaco di Cassano, Maria Pia Di Medio; all’Ufficio Tecnico del Comune di Cassano nonché all’Asl Bari, all’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (Arpa) e all’Ente Parco dell’Alta Murgia, nel cui territorio protetto rientra la zona.

Il timore dei residenti è che l’antenna “potrebbe determinare – si legge nella lettera inviata alle autorità – livelli di rischiosità da emissioni di onde elettromagnetiche, danni alla salute; oltre che effetti di impatto sull’ambiente”.

I proprietari delle case attorno al sito che ospiterà l’antenna hanno sollecitato “l’immediato e il tempestivo intervento di vigilanza da parte delle autorità preposte, anche al fine della preventiva valutazione di incompatibilità ambientale dell’intervento” che potrebbe recare danno anche alle altre ville e ai residence di Valle Verde, Lago Battaglia, Borgo Gauceto e Vega 99 che si trovano nella zona.

I lavori sono nella fase iniziale e per questo i residenti e i villeggianti (che provengono non solo da Cassano ma anche da Acquaviva, Bari e cittadine limitrofe) “chiedono che l’installazione, potendo essere di pregiudizio alle ragioni della salute e dell’ambiente, vengano immediatamente sospesi, quantomeno nelle more che le autorità pubbliche preposte al monitoraggio di emissioni di onde elettromagnetiche abbiano preventivamente  valutare se le caratteristiche e peculiarità tecnologiche dell’impianto in questione siano tali da compromettere la salute degli abitanti dei complessi residenziali”.

Dal settembre 2005 Cassano si è dotata di un “Regolamento per l’insediamento urbanistico e territoriale di impianti per tlc”, un piano contestato, all’epoca, da alcune fasce della popolazione nonché da alcuni esponenti dell’allora minoranza (oggi in maggioranza) del Consiglio Comunale; contestazioni che derivavano soprattutto per il previsto utilizzo di immobili di proprietà comunale nel centro storico cassanese.

Fra le altre cose, quel Piano prevedeva un monitoraggio periodico (almeno biennale) delle emissioni dalle fonti di possibili inquinamento elettromagnetico e fu realizzata anche una sezione del sito internet del Comune dedicata alla verifica dei dati di monitoraggio e ad una serie di altri controlli.

Ad oggi, non solo non si ha notizia di campagne di monitoraggio dell’inquinamento ambientale (pur essendo passati oltre 7 anni) ma anche sul sito del Comune c’è solo una breve traccia di quella sezione che avrebbe dovuto consentire ai cittadini di verificare eventuali sforamenti dei limiti imposti dalla legge, mentre la sezione del sito è sparita.

E dire che il territorio cassanese è circondato da tralicci, antenne e ripetitori in un numero sempre più crescente.

Deriva forse da qui il timore degli abitanti dei residence di Fra Diavolo che vorrebbero impedire la costruzione dell’ennesimo traliccio con antenna: della serie, prevenire è meglio che non farsi monitorare!

 

Foto di archivio

 

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