Progetto “Lame”, nuovo scontro in Comune
Torna di attualità il Progetto “Lame”, il sistema di protezione idraulica dell’abitato di Cassano, del valore di oltre 4 milioni di euro.
Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, infatti, la vicenda è stata nuovamente dibattuta con forti scontri verbali tra il Presidente del Consiglio Comunale, Ignazio Zullo e i consiglieri del Partito Democratico, in particolare Mimma Busto ma nel quale si sono inseriti anche altri consiglieri di minoranza.
La vicenda è nata quasi a margine della discussione su un altro punto ed è stata scatenata dalla lettura, da parte di Zullo, di una lettera “interna” al Comune che il capo dell’Ufficio Tecnico Comunale, l’ing. Petruzzellis inviò allo stesso Zullo, al Sindaco e alla Segretaria Comunale dopo il Consiglio del 31 luglio scorso. Come si ricorderà, in quella riunione dell’assemblea cittadina si doveva approvare il Progetto definitivo, cosa che in effetti successe ma con una coda polemica che investì l’assessore alla trasparenza, Angelo Giustino che su quel punto si astenne e il progetto fu approvato con la risicatissima maggioranza di dieci voti. I Gruppi consiliari di “Nuova Ideadomani” e del Pd, infatti, lasciarono l’aula, facendo traballare la maggioranza che già contava su alcune assenze. Le polemiche non mancarono non solo per l’atteggiamento dei consiglieri del PdL ma anche perché alle minoranze era stato fornito – via email, dalla società che si sta occupando della progettazione dell’opera – il Progetto “esecutivo” anziché quello “definitivo”, circostanza che fece gridare a qualcosa di poco chiaro da parte dei gruppi di opposizione. Un errore di copertina, per il sindaco Di Medio che – dopo il Consiglio – comunque chiese spiegazioni all’Ufficio Tecnico.
Che non hanno mancato di suscitare sorprese.
Da quanto scrive e afferma il responsabile dell’UTC cassanese, infatti, “nessuna richiesta documentale mi è stata rivolta ma la documentazione forse era l’ultima preoccupazione dei Consiglieri, visto quel che è accaduto dopo, in Consiglio”; in altre parole, per l’ing. Petruzzellis, alcuni consiglieri del Pd – in particolare Mimma Busto e Simeone Paparella – erano stati presso l’Ufficio Tecnico ma senza richiedere documenti che pure erano disponibili ma, più probabilmente, per capire come far saltare tutto in Consiglio Comunale.
La circostanza è stata seccamente smentita, in Consiglio, dalla Busto: “sembra quasi che noi consiglieri vogliamo creare problemi – ha detto l’esponente del Pd – e invece vogliamo vedere solo gli atti per fare il nostro dovere di controllo e di indirizzo”. Secondo il Pd, la verità è che a volte gli uffici comunali producono atti carenti e sono mal confezionati.
Anche il consigliere di NID, Giuseppe Gentile ha criticato duramente Zullo per aver reso nota con quelle modalità la lettera del capo dell’UTC con la quale “viene lesa e vilipesa la figura del consigliere comunale: è grave – ha detto Gentile – che lei, Presidente, abbia introdotto illazioni dell’ing. Petruzzellis, col rischio che si diventi tutti schavi degli uffici e dei tecnici”, una condotta che la politica non può tollerare.
“Se c’è qualcosa di poco chiaro, denunciatelo – ha detto Zullo – ma se io penso all’ottobre del 2005 quando cinque vite furono spezzate per colpa dell’alluvione, allora chiedo che tutto sia chiaro e si proceda”.
Sulla questione il Presidente del Consiglio Comunale ha proposto anche di tenere un Consiglio Comunale monotematico e il più possibile partecipato affinchè ci si renda conto di quello che dovrà comportare il progetto ed emergano dubbie perplessità.