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“Fratelli d’Italia? No, grazie: mi cancelli dal gruppo!”

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“Fratelli d’Italia? No, grazie: mi cancelli dal gruppo!”

Perentoria la richiesta di un cassanese, il sig. Angelo Marsico rivolta all’assessore alla cultura del comune di Cassano, Pierpaola Sapienza, neo-candidata in Puglia alla Camera dei Deputati con la lista “Fratelli d’Italia – Centrodestra Nazionale”, federata con il PdL di Silvio Berlusconi, formazione nella quale la Sapienza militava fino a qualche settimana fa.

Nella sua campagna elettorale, evidentemente, la neo-candidata ha incluso anche la strategia che vede nella Rete e in particolare nel social-network Facebook una carta vincente ed economica e così ha deciso di aprire una pagina dedicata a “Fratelli d’Italia di Cassano delle Murge”, aggiungendo tutti i suoi contatti. Nel calderone, però, c’è capitato anche chi con quel partito non ha nulla a che fare né vuole averne.

E’ il caso del sig. Marsico che – al contrario di qualche altro iscritto che magari non ha protestato più di tanto – s’è messo dinanzi al computer ed ha inviato un messaggio all’assessore nel quale, tra l’altro, spiega: “La ringrazio della grande considerazione che nutre nei miei riguardi ma non è il caso che mi annoveri in tale gruppo avendo filosofie diametralmente opposte alle sue e me ne rammarico che Lei non comprende la mia personalità, oppure desidera che qualsiasi, per rendere numerosa la sua schiera, compresi anche cani e porci, possano far parte di una esigua e vecchia schiera politica desiderosa di crescere. Pertanto, voglia cortesemente annullare la mia adesione non richiesta a questo gruppo dato che non intuisco come fare e perché mi ritengo inconfutabilmente “Figlio dell’Italia”. Mi permetta di criticare il nome della sua nuova alleanza, tanto pari al grido usurpato agli italiani di “Forza Italia” creato da un suo paladino oggi da lei rinnegato. Vecchia denominazione dello stesso tipo del suo, come dire che si vorrebbe essere tutti fratelli per un futuro totalitario senza opposizioni, altrimenti, chi non si sentirà “Fratello”, sarà un fratellastro o un cugino da opprimere”.

Parte male, dunque, la campagna elettorale della Sapienza a cui qualcuno dovrebbe spiegare che l’ha già persa: essere posizionata al 9 posto in lista per una formazione che forse riuscirà a far vincere un solo nome, significa avere già perso in partenza.

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