Politica

Surico e Maiullaro: l’opinione sullo sciopero mancato

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Commercianti e artigiani di diverse sigle oggi sono scesi in piazza per protestare contro il livello di tassazione e non  solo. Cassano non c’era almeno come sigle. In molti si sono chiesti il perchè e noi abbiamo girato l’interrogativo a Michele Maiullaro (Confartigianato) e Nicola Surico (Confcommercio), i due rappresentanti su Cassano delle rispettive associazioni.

Ecco le risposte giunte in Redazione:

“Rispondo brevemente alle Vs. richieste di spiegazioni per la mancata adesione allo sciopero indetto dalle categorie di appartenenza, riferendomi esclusivamente a quella da me rappresentata e comunque esprimendo un pensiero del tutto personale. Fermo restando il fatto che gli ultimi dieci giorni mi hanno tenuto lontano dai miei quotidiani impegni associativi,ritengo di poter affermare che, nonostante la legittimità delle motivazioni intrinseche allo sciopero,non sia questo il momento più opportuno per attuarlo data la vicinanza delle elezioni politiche ne’ tanto meno siano queste le modalità più giuste.

L’attuale governo infatti si e’ dimostrato totalmente insensibile difronte ai numerosi suicidi di imprenditori che non hanno trovato altra via di uscita o di quanti si sono visti costretti a chiudere la propia azienda soffocati da una pressione fiscale giunta ormai all ‘inverosimile .Pertanto,a mio avviso,non sarà lo spegnimento delle vetrine o la sospensione delle attività lavorative per un’ora a sensibilizzare chi ci governa di fronte  ai numerosi problemi delle nostre categorie.Auguriamoci quindi che il nuovo governo sappia comprendere che le piccole e medie imprese sono il perno principale della nostra economia senza che ci sia il bisogno di manifestare per i nostri diritti”.

 

Michele Maiullaro Presidente Confartigianato Cassano delle Murge (Bari)


 

“La manifestazione era organizzata a livello nazionale e sulla stessa è stata fatta sensibilizzazione dai livelli nazionali e provinciali attraverso i mezzi di comunicazione e con pubblicazioni sui quotidiani su scala locale a partire dallo scorso 25 gennaio.

Per quanto riguarda Confcommercio, la sede provinciale ha diramato in data 21.01.2013 una nota illustrativa ai suoi aderenti contenente il programma della giornata e i pdf delle eventuali locandine da esporre presso gli esercizi commerciali. Non c’era bisogno di “capipopolo”, stava alla sensibilità di ciascuno aderire o meno all’iniziativa.

Personalmente, poi, ritengo fosse pressoché inutile il semplice gesto dimostrativo. Soprattutto in campagna elettorale.

Le varie categorie produttive e del commercio sono state spinte dalla crisi e dalle decisioni di un governo sordo e poco sensibile sull’orlo del baratro, e in questo momento di tutto hanno bisogno fuorché di promesse elettorali.

A bocce ferme, e col nuovo governo in carica, bisognerà innanzitutto capire quale indirizzo vorrà dare alla sua linea politica nei confronti delle problematiche delle categorie in questione, e poi eventualmente far sentire in maniera ben più incisiva la propria voce”.

 

Nicola Surico, delegato Confcommercio

 

 

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