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Antenna Frà Diavolo, parlano i residenti

antenna fra diavolo

Lo scorso 17 dicembre 2012, era giunto il “no” all’installazione di un’antenna per la telefonia in contrada Fra Diavolo, nei pressi dell’ex-Sole Blu.

Un “no” partito dagli abitanti dei tre lotti del “Murgia residence Frà Diavolo”, nonché del residence Borgo delle Mimose e della casa protetta “Club del Nonno”: sono oltre 500 unità abitative. I residenti avevano già raccolto diverse firme, consegnate poi al sindaco di Cassano, Maria Pia Di Medio; all’Ufficio Tecnico del Comune di Cassano, nonché all’Asl Bari, all’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) e all’Ente Parco dell’Alta Murgia, nel cui territorio protetto rientra tuttora la zona.

I villeggianti provengono non solo da Cassano, Bari, ma anche da Acquaviva.

La questione, col senno di poi, è di semplice spiegazione: nel 2006, alcuni residenti dei relativi lotti e di altre zone più distanti chiesero, attraverso una specifica raccolta firme, di risolvere, una volta per tutte, gli atavici problemi di ricezione della telefonia mobile in zona; anche per evitare un quasi perfetto isolamento dal mondo. Il problema di oggi, e che emerge dalle opinioni dei residenti, non è tanto la presenza di un’antenna, quanto, invece, l’ubicazione a pochi metri dalle unità abitative: praticamente innanzi l’ingresso dei vari lotti, lasciando un notevole velo di perplessità, non tanto per il problema della sostenibilità ambientale dove l’ARPA avrebbe già documentato che il problema di per sé non sussiste, quanto, invece, l’eventuale impatto sulle persone fisiche residenti. Ora, ci poniamo dinanzi a un bivio di riflessioni da porre in primo piano: ma l’ubicazione dell’attuale antenna a ridosso dalle abitazioni suddette e posta su una rotonda dell’Ente Comune, è davvero motivo di preoccupazione? Intaccherebbe la salute delle persone? O, molto semplicemente, non è un problema fondato? …E quale perizia necessiterebbe rincuorare i più scettici?

Lo abbiamo chiesto ad alcuni residenti del terzo lotto del Murgia Residence: hanno lasciato i loro nomi e cognomi, i loro numeri di villa, il loro volto. Noi ci limiteremo, per una questione di ulteriore garanzia alla privacy, ad apporre le sole iniziali dei loro nomi e cognomi. Restano, però, le foto e il loro numero delle singole unità abitative. A coloro che sostengono che il problema oggi sollevato sia al pari di una solita lamentela moralista, alcuni villeggianti inviterebbero taluni a prendersi subito l’antenna e ubicarla bella ritta e davanti al portone di casa.

L’antenna “potrebbe determinare – come faceva fede nella lettera inviata alle autorità lo scorso dicembre – livelli di rischiosità da emissioni di onde elettromagnetiche, danni alla salute; oltre che effetti di impatto sull’ambiente”.

Il signor Seb. Gen., villa n. 147: “Sono contrario, perché, da ciò che si sa, emette onde che compromettono la salute nostra e anche di chi ci circonda.”

Il signor Enz. Gad., villa n. 198: “Diciamo che io sono per le innovazioni tecnologiche, semprechè la cosa non fa del male, perché ho sentito dire che le onde elettromagnetiche, per quanto riguarda antenne di questo tipo, possono procurare danni. E siccome abbiamo i figli, abbiamo nipoti, è stata messa in un’ubicazione neanche a 100 metri dalle ville, il chè, insomma, può far male. Danneggiare.”

Il signor Lui. Bov., villa n. 201: “Io sono scontento, perché è previsto che questa antenna faccia soltanto male a ridosso delle abitazioni, la tecnologia jè accom jè, ma non sono d’accordo.”

Il signor Vit. Vitt., villa n. 148: “Non sono d’accordo, perché sappiamo delle cause che possono generare queste onde magnetiche. Io sono venuto e ho acquistato questo posto perché c’è tanto verde e abbiamo piantato altro verde. Adesso, vediamo questa struttura al servizio di chi o di cosa?”

Il signor Mic. Cutr., villa n. 188: “Non sono d’accordo.”

Il signor Cost. Genn. Sin., villa n. 214: “Sicuramente sono contrario. Prima di tutto, per l’impatto elettromagnetico e anche l’impatto ambientale: che può essere nocivo per tutti… Che ci veniamo qua a passare dei giorni di riposo e quindi contrario totale alla situazione.”

La signora Li. Serv., villa n. 119: “Non sono d’accordo, anche perché la nostra salute non credo che ne possa giovare da questa antenna che emana onde elettromagnetiche.”

Il signor Mimm. Pic., villa n. 193: “Questa ubicazione non mi piace, potrebbe andar bene a farla su una zona molto più vasta: tra Cassano, Altamura, dove non c’è gente che viene. Perché non sappiamo, fra qualche anno, quali danni potrebbe creare questa antenna. Non è stato scoperto, e detto da nessuno, i danni che potrebbe provocare. Visto che veniamo ogni mese, ogni venti giorni, a passare due o tre ore una giornata in santa pace, in una zona protetta come la foresta di Mercadante, non vedo l’uso dell’antenna con le onde elettromagnetiche che potrebbero danneggiare.”

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