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PD: “una “vittoria di Pirro” che deve indurre a riflettere”

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Dalla sezione cassanese del Partito Democratico, riceviamo e pubblichiamo.

 

Avevamo parlato di una campagna elettorale totalmente anomala e di una disaffezione generata dalla crisi, politica ed economica, degli ultimi tempi, così come avevamo invocato il ricorso al “voto utile” parlando della pericolosità, in un sistema bipolare imperfetto, della dispersione del consenso che avrebbe potuto minare democrazia e governabilità.

Bene oggi, a risultati elettorali acquisiti, c’è da dire che i nostri non erano timori infondati. Al di là del colore politico della maggioranza, vi è la conferma che questo sistema elettorale bipolare non funziona, e il risultato del voto consegna a Bersani ed al PD una “vittoria di Pirro”: vittoria alla Camera con premio di maggioranza, ma vittoria al Senato solo grazie alla manciata di senatori “esteri” e quindi ingovernabilità, il che significa anche “vittoria di Pirro” per tutti, da Berlusconi a Grillo, per finire ai cittadini che dovranno subire le eventuali nefaste conseguenze di tale ingovernabilità.

Questa una analisi fredda dei dati che certamente non ci esime dal guardare in casa nostra e dal fare analisi. Va riconosciuto al PDL e soprattutto al suo leader di avere una capacità di recupero incredibile, così come a lui ed al comico Grillo va riconosciuta la grande capacità di intercettare il malumore degli elettori. Ma c’è di più: vi è sicuramente da fare “mea culpa” per una campagna elettorale scialba, forse sugli allori e sulle illusioni delle primarie, su una sicumera dettata da sondaggi che concedevano un vantaggio di dieci punti. Ancor più c’è il rammarico di non aver saputo parlare alla gente, di non aver saputo spiegare i programmi per il futuro, soprattutto di non aver capito che non era sufficiente parlare alle teste senza tener conto dei mal di pancia e delle pance sempre più vuote.

Un errore strategico grossolano per il quale il Partito Democratico ha pagato lo scotto a livello nazionale, che ha travolto la nostra Puglia ed ha avuto i suoi riverberi anche nella nostra Cassano.

Non mi avventuro in analisi che lascio ad altri politologi, né mi accingo all’uso del cilicio. Nella consapevolezza e nella crudezza dei numeri usciti dalle urne porgo il mio ringraziamento a quanti comunque hanno creduto nel Partito Democratico e nei suoi valori.

Al tempo stesso spero che il dato elettorale possa essere un momento di presa di coscienza e di ripartenza, a tutti i livelli. Ci sono cose che non sono più procrastinabili, il segnale di distacco dalla politica è forte e chiaro, e senza un cambio di rotta sono a rischio democrazia e governabilità.

Quanto poi alle dichiarazioni di chi pensa di poter affettare giudizi in casa altrui, riteniamo che sarebbe più opportuno che dedicasse tempo a guardare le travi in casa propria prima delle pagliuzze negli occhi degli altri, ma preferiamo non abbassarci allo stesso livello e rimandare al giudizio delle urne del prossimo anno la risposta.

 

Nicola Surico

reggente PD Cassano

 

Quirico Arganese, Domenica Busto, Simeone Paparella

Consiglieri Comunali Partito Democratico Cassano

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