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Nominato il Direttore della Pinacoteca Civica

inaugurazione pinacoteca

“Una nomina d’impeto” l’ha definita un assessore, fatta al termine dell’ennesima, furibonda sfuriata del sindaco Maria Pia Di Medio in Giunta Comunale, lo scorso mercoledì.

E’ quella del dott. Donato Acquaviva, barese di nascita e residente nel capoluogo, laureato in Giurisprudenza, già Comandante della Polizia Municipale di Cassano durante l’Amministrazione Gentile (poi caduto in “disgrazia” agli occhi del sindaco dell’epoca), oggi Dirigente del Settore 1 Servizi (cultura, sport, informagiovani, turismo) nonchè vicesegretario generale al Comune di Cassano.

Il dott. Acquaviva è stato nominato, con un atto monocratico del Sindaco, Direttore della Pinacoteca Civica e Museo, inaugurata il 31 luglio del 2011 (la foto sopra si riferisce al momento dell’inagurazione), nomina d’ufficio ed a costo zero.

Il neo Direttore avrà, fra l’altro, il compito di organizzare il flusso di richieste per l’utilizzo della Pinacoteca e delle sale del Museo nonchè pensare ad organizzare una gestione della stessa, che al momento – dopo un primo tentativo fallito – ancora non c’è. Per la Direzione artistica della stessa, invece, dovrebbe nascere un Comitato tecnico-scientifico secondo il Regolamento ma in Giunta comunale manca l’accordo politico a causa della contrapposizione tra l’assessore alla cultura, Pierpaola Sapienza e alcuni assessori: la prima voleva un affidamento diretto della gestione ad un gruppo di esperti, tutti cassanesi; gli altri l’hanno stoppata, rivendicando – così come accaduto per l’Ufficio Turistico Comunale – la volontà di aprire un Bando pubblico e dunque un percorso condiviso.

Di fatto, però, tutto è bloccato.

Non è un caso che nelle ultime settimane si siano sovrapposte – ma non è la prima volta che accade – diverse richieste di poter utilizzare le sale di via Miani ed almeno un paio siano state autorizzate, facendo coincidere giorni e orari. Artisti che si pestano i piedi, insomma….ma non per colpa loro.

Il dott. Acquaviva dovrà porre fine a tutto questo, individuando un criterio valevole per tutti, senza favoritismi e occupazioni a lungo termine, fino a quando l’Amministrazione Comunale non si deciderà ad investire nel settore della Cultura ed a nominare un Comitato di Gestione che possa programmare azioni di lungo respiro per quello “scrigno di cultura” come all’inaugurazione fu definito questo luogo.

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