Economia

La “Maugeri” acquisisce il Centro di Ginosa

fondazione maugeri

Fusione per incorporazione della FERS (Fondazione Europea Riabilitazione e Sport di Milano) e approvazione del Bilancio 2012 che si chiude con un buco di 8 milioni e 100mila euro.

Le operazioni sono state decise dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione “Salvatore Maugeri” nel corso della riunione del 15 marzo scorso di cui è stata data notizia con una nota.

Il Comunicato, fra l’altro, spiega che l’operazione di incorporazione permetterà di sfruttare tutte le possibili sinergie tra il Centro Medico di Ginosa e l’Istituto scientifico di Cassano, che complessivamente disporranno di circa 300 posti letto accreditati e a contratto con il Sistema Sanitario Regionale della Regione Puglia”.

“L’operazione straordinaria , deliberata in contemporanea anche dal Consiglio di Amministrazione della FERS?Fondazione Europea Riabilitazione e Sport di Milano ? si legge nel Comunicato –  consiste nella fusione per incorporazione della medesima FERS nella Fondazione Salvatore Maugeri. La FERS ? nata nel 1979 per iniziativa degli stessi Fondatori della FSM e il cui statuto fin dall’origine prevedeva la destinazione finale del patrimonio alla Fondazione Maugeri ? è proprietaria dell’immobile di Tradate dove opera l’Istituto Scientifico della FSM, di una sede in Milano e del Centro Medico di Riabilitazione di Marina di Ginosa, in provincia di Taranto”.

“La fusione permetterà a Fondazione Maugeri di rafforzare in modo sostanziale la propria struttura patrimoniale, con un incremento di circa 15,8 milioni di euro del patrimonio netto e con un aumento di circa 6 milioni di euro del proprio fatturato. Consentirà inoltre alla Fondazione Maugeri di disporre di una sede secondaria a Milano, che potrà opportunamente coordinare le attività della Fondazione nel capoluogo lombardo e permetterà di sfruttare tutte le possibili sinergie tra il Centro Medico di Ginosa e l’Istituto scientifico di Cassano delle Murge (BA), che complessivamente disporranno di circa 300 posti letto accreditati e a contratto con il Sistema Sanitario Regionale della Regione Puglia”.

“Per quanto riguarda il bilancio dell’esercizio 2012 è importante notare che, nonostante la nuova gestione abbia potuto operare solo a partire dal secondo semestre del 2012, tutti gli indicatori relativi alla gestione sono migliorati rispetto all’esercizio precedente: il margine operativo è positivo per € 31,1 milioni (28 milioni nel 2011), mentre l’EBITDA è positivo per € 30,3 milioni”.

“Nel dettaglio, i risparmi realizzati dal nuovo management ? in sei mesi oltre 12 milioni, senza intaccare i livelli occupazionali ? unitamente alla prospettiva di rafforzamento patrimoniale derivante dalla fusione di cui sopra, hanno consentito non solo di porre a carico dell’esercizio 2012 accantonamenti per 4,3 milioni in considerazione del possibile esito negativo di contenziosi in corso, ma anche di creare un fondo (tassato) di 9,4 milioni di euro a fronte di mere incertezze derivanti ? non solo per la Fondazione, ma per tutti gli operatori sanitari accreditati ? dalla prospettata restrizione delle risorse della Regione Lombardia per la remunerazione delle prestazioni sanitarie”.

“Alla luce di quanto sopra il risultato dell’esercizio 2012, che chiude con una perdita ante imposte di euro 6,1 milioni ? e, dopo imposte, di euro 8,1 milioni ? è sicuramente positivo, dovendo la valutazione reale del risultato essere vista in un’ottica di marginalità economica positiva, al netto del fondo tassato, per euro 1,3 milioni”.

“Sul piano operativo è importante notare che nel 2012 l’attività della Fondazione si è mantenuta costante, senza alcuna riduzione della domanda di prestazioni sanitarie: 2.150 posti letto accreditati per ricoveri ordinari, 80 per day hospital, in larga parte nell’ambito della riabilitazione e con tassi di occupazione superiori al 95 %; oltre 760mila giornate di degenza (per oltre il 60% riferibili ai cosiddetti DRG “complessi”, in particolare in ambito neurologico, pneumologico e cardiologico), 32mila ricoveri, quasi 1,4 milioni di prestazioni erogate, di cui oltre 50mila nell’ambito dei neonati MAC, le Macroattività Ambulatoriali ad Alta Complessità Assistenziale recentemente introdotti negli istituti lombardi”.

 

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